Gli uffici tecnici del Municipio aspettavano il sopralluogo di Virginia Raggi alle 16 in punto. Ad attenderla c’erano però anche residenti, animalisti e Mariana Gherghe, la “gattara” della storica colonia che vive nell’area archeologica della “Porta Magica”. Insomma, erano tutti pronti a protestare contro la sindaca sulla questione delle cuccette che la Sovrintendenza capitolina da tempo vorrebbe gettare via perché sono “brutte”, antiestetiche insomma. E invece Raggi venerdì pomeriggio ha dribblato tutti e in sordina, praticamente in incognito, si è presentata un’ora prima per vedere quale fosse il risultato del restyling dei giardini di piazza Vittorio concluso con oltre un anno di ritardo e che lascia gli abitanti dell’Esquilino ancora con tante domande.
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La sindaca non c’era, ma le domande restano: «Chi impedirà i bivacchi dei malviventi che ora sono sotto i portici? L’appalto per la gestione del chiosco bar è stato affidato?».
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La polemica sulle cucce dei gatti non si è ancora risolta. La piazza è logorata dal degrado, da giacigli, da senzatetto, sbandati e disperati. Al centro della piazza, quella da cui lanciò il «gridolino di dolore» per Roma e per l’Esquilino il premio Oscar Paolo Sorrentino, c’è un’area sacra non solo per i monumenti che custodisce ma per i suoi abitanti: i gatti dell’antica colonia della “Porta Magica”. Di degrado, insomma, ce ne è davvero tanto intorno, ma a infastidire la Sovrintendenza capitolina sono solo le cucce degli animali. Dopo molte polemiche, il Capidoglio è intervenuto: l'assessore all'Ambiente Laura Fiorni aveva assicurato che le cucce non sarebbero state tolte. Ma ieri Mariana Gherghe spoiegava: «L'altro giorno ho partecipato a un vertice, ma la questione delle cuccette ancora non è chiara e soprattutto ancora non mi hanno consegnato le nuovi chiavi del cancello di accesso alla colonia».