Roma, galoppatoio di Villa Borghese sequestrato: «Scaduti tutti i permessi»

Dopo lo sgombero l'impianto sarà affidato alla Federazione Italiana Sport Equestri

Roma, galoppatoio di Villa Borghese sequestrato: «Scaduti tutti i permessi»
di Laura Larcan
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Martedì 12 Aprile 2022, 08:31 - Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 16:03

Una location da fare invidia ad un principe con tanto di piscine idromassaggio. Peccato che la concessione fosse scaduta da cinque anni, con quasi 400mila euro di debiti accumulati nel tempo. E per il Galoppatoio di Villa Borghese, con le sue storiche scuderie, ieri, si è scritta una pagina nuova, con gli inquilini decaduti dal 2017 (il circolo ippico e la sua squadra di oltre trenta esemplari tra cavalli e pony, tutti di proprietà privati) invitati, si fa per dire, ad uscire.


L'INTERVENTO
Le operazioni di sgombero, cui seguirà nei prossimi giorni la rimozione di tutta l'attrezzatura per l'equitazione, sono iniziate ieri mattina presto, sotto l'occhio vigile della Polizia municipale e di una delegazione istituzionale composta dallo staff dell'assessorato all'Ambiente, del II Municipio, del Dipartimenti Tutela Ambiente e Sport e della Asl. Occhi puntati soprattutto sui 36 animali, soprattutto cavalli e qualche pony, che sono stati visitati dal personale veterinario per essere affidati ai legittimi proprietari.
È direttamente l'assessore capitolino allo Sport, Grandi Eventi, Turismo e Moda Alessandro Onorato a sciorinare i numeri di un caso di abusivismo nel cuore (e alla luce del sole) del principale parco storico monumentale di Roma, che affonda le radici nel XVII secolo.

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IL CANONE
Siamo di fronte a «396.389 euro di debito, con un canone di 270 euro al mese, per 3300 l'anno - precisa Onorato - Stiamo verificando gli abusi come le piscine idromassaggio trovate senza autorizzazione. Nel frattempo, l'impianto è stato affidato temporaneamente alla Fise, la Federazione italiana sport equestri. E tutti i documenti verranno trasmessi alla Corte dei conti». Passaggio non da poco, quello dello sgombero di ieri mattina, perché lo scenario più immediato e concreto che si schiude ora è l'attesa riqualificazione della storica struttura di Villa Borghese, insieme al recupero dell'area delle scuderie per ospitare le botticelle.
«Lo stato di irregolarità degli occupanti era stato confermato da una sentenza del Consiglio di Stato già nel 2020 - commenta Onorato - È ferma intenzione di questa giunta ripristinare la legalità su tutta l'impiantistica sportiva comunale.

Recupereremo tutti quegli impianti ormai decaduti da anni, che hanno morosità nei confronti di Roma Capitale o che hanno preferito non pagare i mutui garantiti da Roma Capitale, e affideremo quelle stesse strutture al mondo dell'associazionismo di base, delle federazioni sportive e degli imprenditori in grado di investire e garantire una fruizione pubblica dello sport».


BOLLETTE E COVID
«Aiuteremo nel frattempo i concessionari che hanno avuto problematiche derivanti dalla pandemia o dall'aumento delle bollette. Quello di oggi è solo un primo passo», conclude Onorato.
Gli animali restano sotto stretta osservazione. «Grazie alla collaborazione con il servizio veterinario della Asl, attraverso l'intervento degli uffici della Direzione Benessere Animali abbiamo predisposto tutto il supporto necessario a garantire le condizioni ottimali per la cura dei trenta tra cavalli e pony ospitati nella struttura», ci tiene a sottolineare l'assessora all'Ambiente Sabrina Alfonsi. Che aggiunge: «Ora passiamo finalmente alla fase attuativa dell'accordo di collaborazione tra Comune di Roma Capitale e Federazione Italiana Sport Equestri, che prevede, tra l'altro, la riqualificazione della storica struttura e la presa in custodia dell'area delle scuderie predisposta dal Comune per ospitare le botticelle».

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