Intanto i comitati di quartiere stanno raccogliendo firme per chiedere al Comune di posticipare i lavori quando finiranno le scuole. «Mi dicono che siamo arrivati a 7mila firme - scende in campo anche Tullio Solenghi - Altrimenti sarà una sciagura per la viabilità, la chiusura va rinviata». L’artista impegnato a Milano al Teatro Manzoni a fianco di Massimo Lopez prende posizione sulla chiusura prevista dal 20 gennaio. Solenghi che abita a via Cortina d’Ampezzo oltre a conoscere i disagi della zona si è fatto portavoce delle lamentele e le preoccupazioni di figli, amici, conoscenti. «Mi sarei aspettato che prima fossero stati interpellati i residenti per un’opinione, dei suggerimenti.
Non contesto certo i lavori, quella galleria è nata sfigata. Ma i tempi. Si poteva aspettare la fine delle scuole quando il traffico cala un poco, un clima più propizio che permettesse di spostarsi in motorino». I residenti daranno vita a manifestazioni di protesta. «Se sarò a Roma parteciperò volentieri. Non hanno voluto tener conto dei disagi di chi vive in zona, evidentemente chi ha deciso non è di Monte Mario».
Conosce bene i disagi quotidiani, le chiusure spot del tunnel. «Tanto che consiglierei al Comune di chiedere i danni alla ditta costruttrice: da quando ha aperto è stato un continuo stillicidio.
Basta un po’ di pioggia consistente a provocare infiltrazioni». Soluzioni, non ne ha. «Il traffico si sparpaglierà come succede ogni volta che la chiudono nelle zone limitrofe. Ma tutti i giorni non ci muoveremo più. Nella zona di via Trionfale all’imbocco con Ponte Milvio già ogni mattina il traffico è congestionato. Ora sarà il delirio. Sarà un problema per tutti, per quanti si spostano per lavoro, per portare i figli a scuola, ci si dovrà svegliare alle 5 del mattino».
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