Gabrielli alla Lega: «Basta calunnie e mistificazioni su Luca Sacchi. Pronto a querelare»

Gabrielli alla Lega: «Basta calunnie e mistificazioni su Luca Sacchi. Pronto a querelare»
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Domenica 27 Ottobre 2019, 19:29 - Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 02:14

Il capo della polizia Franco Gabrielli risponde alla Lega dopo la querelle sull'omicidio avvenuto a Roma: ​«Basta calunnie e mistificazioni su Luca Sacchi. Pronto a querelare». «Non ho mai fatto riferimento all'uso di droghe, men che mai da parte della vittima. Chiunque lo sostiene fa affermazioni prive di fondamento, calunniose verso le istituzioni e chi le rappresenta, rischiando tra l'altro di provocare ulteriore dolore ai familiari della vittima».

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Duro l'intervento del capo della polizia Franco Gabrielli, che ha replicato al capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari che aveva criticato le sue parole dopo l'omicidio di Luca Sacchi. Gabrielli ha ventilato anche la possibilità di azioni legali in caso di ulteriori «mistificazioni».

Il Capo della Polizia ha ricevuto la solidarietà di tanti esponenti politici, in particolare da parte di numerosi Dem e dai ministri Lorenzo Guerini (Difesa) e Stefano Patuanelli, M5s allo Sviluppo Economico. Vicino al capo della Polizia anche il viceministro all'Interno, Vito Crimi. Il giorno dopo l'omicidio a Roma, ha ricordato Gabrielli, «mi sono limitato a dichiarare, per evitare letture distorte e strumentali dell'accaduto, che gli accertamenti investigativi, una volta resi pubblici dall'Autorità giudiziaria, avrebbero evidenziato come non si fosse trattato di un semplice scippo». In ogni caso, senza «mai proferire quindi le parole 'droga' o 'drogato'. Inoltre, ha concluso, »ho chiesto a tutti di adottare un atteggiamento di riflessione e rispetto di fronte alla morte di un ragazzo di 24 anni«. Per questo, »ulteriori mistificazioni delle mie parole comporteranno conseguenti azioni legali«.

Sabato, il capogruppo leghista a Montecitorio aveva interpellato il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ad intervenire sulle »indegne« parole di Gabrielli. »Gli attacchi scomposti nei confronti del capo della Polizia sono l'esempio lampante della cattiva politica che strumentalizza tutto pur di apparire«, ha detto il ministro Guerini, mentre il collega di governo Patuanelli ha sottolineato come le parole di Gabrielli siano »chiarissime: non lasciano spazio all'interpretazione se non con la solita insopportabile forzatura politica«. Il viceministro Crimi ha ricordato come Gabrielli non abbia »bisogno di nessuno che lo difenda, per lui parla la sua storia, la sua capacità e il suo attaccamento alle donne e gli uomini che dirige. Come al solito, i leghisti devono cercare qualcuno su cui sfogare la loro becera propaganda, ma sono cascati male. È per merito suo e degli uomini e le donne delle forze dell'ordine che la sicurezza nel nostro Paese ha continuato ad essere garantita malgrado un ministro che preferiva il papete al ministero«. Anche il viceministro Matteo Mauri è intervenuto definendo »vergognose« le uscite della Lega. Solidarietà a Gabrielli è venuta anche dai Dem Emanuele Fiano, Franco Mirabelli, Andrea Marcucci, e Roberta Pinotti.

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