Transenne, 19 varchi, tiratori scelti sui tetti e “no-fly zone”. Ieri sera ha preso vita l’area di massima sicurezza di 10 km quadrati all’Eur, quartiere che oggi e domani ospiterà il G20. Ieri mattina, mentre Questura e carabinieri perfezionavano gli ultimi preparativi per blindare l’Eur, qualcuno sottolineava: «Eur quartiere modello di Roma almeno per due giorni, hanno finalmente pulito le strade». Martina, 27 anni, runner, corre sempre sulla Colombo e ha notato «lo sfalcio perfetto delle erbacce sugli spartitraffico». Ettore, davanti all’edicola di piazzale Asia, invece era soddisfatto «per la pulizia delle foglie che fino all’altro giorno inondavano i marciapiedi».
Roma si ferma: massima allerta per il rischio black bloc
“Effetto G20”: così in molti ieri hanno ribattezzato la piccola rivoluzione. «Hanno anche portato via l’immondizia - spiegava Francesco, del forno su viale Europa premiato dal Gambero Rosso - il G20 accende comunque un faro sul nostro quartiere, anche se due giorni di chiusura dopo la crisi per la pandemia non fanno bene agli affari».
L’ALLERTA
Nel frattempo, l’allerta è massima, c’è da scongiurare il pericolo che black bloc infiltrati possano irrompere nella “zona rossa”. Non solo all’Eur, ma in pieno centro dove le delegazioni internazionali saranno in visita e dove sfilerà il corteo “contro il G20” (da Piramide a Bocca della Verità, passando per Testaccio e il lungotevere, dalle 15) e si radunerà un sit-in contro il governo Draghi (in piazza San Giovanni dalle 14). Il mondo antagonista è in fermento, gli appelli a raggiungere Roma rimbalzano tra i collettivi studenteschi e di fabbrica (dalla Gnk di Firenze alla Whirpool di Napoli), mentre gli anarchici di tutta Europa guardano con interesse all’appuntamento dei “grandi della Terra”. Gli occhi dell’intelligence sono puntati ora su quei centri sociali e ambienti universitari che potrebbero ospitare black bloc in arrivo dall’Austria e dalla Svizzera tedesca. Informative, inoltre, parlano di antagonisti dell’Est che potrebbero trovare ospitalità nei campi rom.
LA SICUREZZA
L’enorme dispositivo di sicurezza (10mila tra agenti e militari), tuttavia, potrebbe scoraggiare i più riottosi, facendo ripiegare su manifestazioni e blitz estemporanei, meno impattanti ma capaci ugualmente di catturare una ribalta internazionale. Intanto da ieri sera sono scattate le chiusure all’Eur. Cinque le stazioni della metro B off limits fino alle 6 del primo novembre (Marconi, Eur Magliana, Eur Palasport, Eur Fermi e Laurentina). Chiuse anche le carreggiate centrali della Colombo (in entrambe le direzioni) tra via Laurentina e viale dell’Umanesimo: off limits la laterale direzione Gra, dallo svincolo per lo Sheraton a viale America. Sbarrato lo svincolo per la Colombo sul viadotto della Magliana in direzione del Gra. Strade chiuse e bus deviati anche in corrispondenza delle manifestazioni e degli spostamenti delle delegazioni.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout