G20 Roma, cortei e strade chiuse oggi: sette quartieri isolati

Misure di sicurezza per il G20 e manifestazioni mandano in tilt il traffico ovunque: Centro nel caos

G20 Roma, cortei e strade chiuse: sette quartieri isolati
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Domenica 31 Ottobre 2021, 00:09

Deviazioni, strade chiuse, passaggi vietati anche ai pedoni e stazioni della metro sospese: così la Capitale è stata blindata per tutta la giornata di ieri. Un sabato da bollino rosso non solo per l’avvio del G20, il summit dei leader mondiali che si chiuderà oggi all’Eur. Ma anche per le diverse manifestazioni che si sono svolte tra Piramide e piazza San Silvestro. Dunque da nord a sud della città, interi quadranti sono rimasti isolati già dal primo pomeriggio con i romani - impreparati - alle prese con blocchi e divieti. Ai turisti invece è andata anche peggio: sono rimasti a piedi non appena il servizio della metropolitana è stato sospeso tra Piramide e San Giovanni. 

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Chiusure e proteste

Massimi livelli di allerta nel quadrante E42, l’Eur, dove da ieri è in corso il summit.

Oltre alla chiusura delle strade limitrofe al Centro dei Congressi (la Nuvola) e al Palazzo dei Congressi di piazza John Kennedy, dalle 19 di venerdì è stata chiusa al traffico in diversi punti la via Cristoforo Colombo. La direttrice che collega il quadrante sud della Capitale al Centro. Con i blindati della polizia a sorvegliare incroci e semafori. Intorno alle 8 del mattino di ieri, è stata necessario l’intervento degli agenti per una protesta di 50 manifestanti del “Climate camp” che hanno bloccato il traffico, sedendosi al centro della carreggiata all’altezza del Ponte Settimia Spizzichino. Risultato? Automobilisti bloccati per diversi minuti. Quindi la chiusura della strada all’altezza di viale dell’Oceano Atlantico. Con i residenti del quadrante sud - da Acilia a Vitinia fino a Mostacciano - tagliati fuori. Lo stesso per i residenti tra viale Marconi e Garbatella che per raggiungere i quadranti a sud hanno dovuto deviare per le strade interne e secondarie. Dal primo pomeriggio, si sono sommate le chiusure e le deviazioni tra Piramide, Testaccio, Aventino, San Saba e San Giovanni. Anche in questo caso, per le misure di sicurezza attivate in vista delle due manifestazioni che si sono svolte in contemporanea tra piazzale Ostiense e piazza San Giovanni.

Strade isolate

A Testaccio già da venerdì notte sono state attivate tutte le massime misure. A partire dalla rimozione delle auto intorno piazza Testaccio per liberare l’itinerario del corteo di protesta contro il G20. In 5 mila si sono dati appuntamento alla Piramide Cestia alle 15. Poi la marcia lungo via Marmorata e quindi verso Bocca della Verità. «Non sapevo del divieto di sosta attivato nella notte» racconta Dario Giallini, residente in via Luca della Robbia: «Una doccia gelata non trovare la macchina sotto casa». Tanta anche la rabbia dei negozianti: «Ho registrato un calo delle vendite già dalla mattina. Con il corteo di passaggio poi, ho preferito chiudere perché non si sa mai come va a finire. Meglio non rischiare visti i precedenti» racconta Donato titolare della pizzeria di via Marmorata, “Mastro Donato”. 

 

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