Funerale ex Br, gli antagonisti si spaccano: «Una follia sfilare, giusti divieti polizia»

Funerale ex Br, gli antagonisti si spaccano: «Era da pazzi sfilare, giusto divieto polizia»
di Marco Pasqua
2 Minuti di Lettura
Domenica 12 Aprile 2020, 13:40 - Ultimo aggiornamento: 13:46

Chissà se l'ex Salvatore Ricciardi, scomparso pochi giorni fa, avrebbe mai immaginato di riuscire nell'impresa di mettere d'accordo una fetta degli antagonisti e la polizia. Mission impossible, sotto tutti i punti di vista. Eppure, il corteo funebre organizzato sabato mattina dagli anarchici a San Lorenzo, in via dei Volsci e il seguente intervento di polizia e carabinieri, ha avuto come risultato quello di spaccare il fronte - solitamente compatto, quando si tratta di contestare le forze dell'ordine - dei centri sociali.
 

 

Leggi anche:-> Roma, anarchici in corteo per l'ex br Salvatore Ricciardi morto: la polizia denuncia 45 persone

Poco dopo la diffusione della notizia del blitz disposto dalla Questura, per evitare gli assembramenti (come da Dpcm per il contenimento della diffusione del coronavirus), in tanti iniziavano a chiedersi se i "compagni" avessero sbagliato. Molti di quelli contrari, così, iniziavano a sfogarsi sulla bacheca di Radio Onda D'Urto, che aveva postato - indignata - la notizia dell'intervento della polizia. «Un corteo. Voi siete pazzi. Ve lo dice una compagna affranta per la morte di Salvatore - scrive una militante - Pazzi e pericolosi. Hanno vietato i funerali per evitare assembramenti o meglio, affollamenti, e voi fate un corteo funebre? Cosa vi dice il cervello». Qualcuno tenta di replicare, ma la rabbia dei delusi dal "movimento antagonista" sembra prendere il sopravvento. «Sono morti tanti partigiani in solitudine e nessuno si è sognato di fare cortei, perchè era giusto così - scrive un altro utente - Possibile che bisogna vedere le bare in strade per capire cosa succede?». «Un tempo si diceva che la cultura era di sinistra - attacca un altro - Ora proprio non c'è limite. Sono migliaia le persone che non hanno potuto salutare i loro affetti, decine di migliaia in tutto il mondo». 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA