Covid, allarme badanti dalla Romania. Test nel Lazio sui passeggeri dei bus. Milano, maximulte nella metro

Test sui passeggeri dei bus da Paesi a rischio, pronta ordinanza Lazio. D'Amato: «Priorità difendere Roma»
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Domenica 26 Luglio 2020, 15:59 - Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 09:44

Mentre in Italia si registra un lieve calo dei nuovi casi di coronavirus, 255 contro i 275 di ieri, e un numero stabile dei decessi, 5 per per tre giorni di fila, il Lazio annuncia test per chi torna in pullman dai Paesi a rischio. «Faremo un'ordinanza, la priorità è quella di difendere Roma e il Lazio», spiega l'assessore regionale alla sanità Alessio D'Amato che annuncia il provvedimento volto a contenere i casi d'importazione in particolare dalla Romania. In questi giorni infatti in molti, a partire dalle badanti, stanno rientrando nel Lazio a bordo di pullman che fermano alla stazione Tiburtina. A destare preoccupazione soprattutto chi lavora accanto agli anziani e alle persone più fragili che sono le categorie maggiormente a rischio per il Covid 19.

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Covid, maxi-multe a Milano

In Lombardia, dove non si registrano decessi per il terzo giorno consecutivo, proseguono i controlli per evitare assembramenti. A Milano tredici persone sono state sanzionate perchè erano in metropolitana senza mascherina: la contravvenzione è di 400 euro, che scendono a 280 se pagata entro cinque giorni. A Roma sabato notte alcune piazze della movida sono state temporaneamente chiuse per il grande numero di persone che rendeva impossibile l'osservanza delle regole previste per tutelare la salute pubblica: dall'isolamento temporaneo della scalinata di piazza Trilussa ad altre località come piazza Bologna, piazza Madonna dei Monti, largo degli Osci e la Scalea del Tamburrino dove si è reso necessario allontanare oltre un centinaio di persone. A Fontana di Trevi, dove ormai i turisti tornano ad essere numerosi, i vigili invitano continuamente all'uso della mascherina pena l'essere allontanati dalla piazza. In tutta Italia proseguono i controlli per scongiurare eventuali focolai.
 

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Nelle Marche una persona con i sintomi del coronavirus ha partecipato a una cena con altre 30 persone, e queste si trovano tutte ora in isolamento domiciliare; i tamponi diagnostici hanno accertato che nessuno al momento è positivo. Un altro, risultato con tampone positivo a Rimini, ma residente delle Marche, ha partecipato ad una festa sfociata nell'analisi di 70 tamponi di contatto che erano nello stesso locale, di cui 5 risultati positivi. A Ischia, il titolare di un bar i cui dipendenti non indossavano la mascherina, è stato multato con 1.000 euro, secondo quanto previsto dall'ordinanza del governatore De Luca. Sanzioni anche per i dipendenti di quattro bar della movida di Bari, sempre per mancato uso di dispositivi di protezione individuale. Un nuovo cluster si registra in Torcana, in Mugello (Firenze): 7 i casi su 9 registrati nel Fiorentino e, come afferma l'assessore regionale alla salute, «dall'inizio del focolaio sono 176 ad oggi i contatti stretti individuati che sono stati sottoposti a obbligo di quarantena in Mugello. Ma la situazione è sotto controllo e le procedure sanitarie stanno andando spedite». Tra i casi del Mugello anche un animatore di un centro estivo per bambini e tra i piccoli ospiti un caso certo e uno da confermare. Intanto sono dieci, una in meno di ieri, le regioni in cui non ci sono pazienti in terapia intensiva: Toscana, P.A. Trento, Puglia, P.A. Bolzano, Umbria, Sardegna, Calabria, Valle d'Aosta, Molise e Basilicata. I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono stati 40.526 (ieri erano stati 51.67). I pazienti ricoverati sono 735 (ieri erano 731).


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A Roma lavorano circa 38 mila badanti: si prendono cura di anziani, soprattutto, ma anche di bambini. Ogni settimana arrivano a Roma dalla Romania all’incirca mille persone. Solo nell’autostazione  della Tiburtina il traffico settimanale è di circa quindici, venti corse in arrivo e in partenza gestite da operatori romeni. Ogni vettura viaggia a capienza ridotta per via dei distanziamenti ma il traffico medio che la struttura registra è sulle 450 persone ogni sette giorni, con picchi durante il weekend, dove si concentra il maggior numero di corse. Poi accanto al sistema “regolare”, c’è un canale meno ufficiale che passa sempre per la Tiburtina: bus non registrati, per non parlare dello snodo di Anagnina dove arrivano decine e decine di auto e furgoni direttamente dalla Romania. 

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In Romania anche oggi si contano altri 1.284 contagi che portano il totale a oltre 43.000: numeri che, com'è noto, hanno indotto ieri il ministro della Salute Roberto Speranza a imporre una quarantena di 14 giorni a chi proviene dal Paese Ue. È la  prima volta dalla riapertura delle frontiere che due paesi Schenghen vengono esclusi dalla libera circolazione. Tra le conseguenze del provvedimento, non si può sottovalutare l'allarme badanti. I Paesi dell'est Europa rappresentano, infatti, il 40,9% di tutti i lavoratori domestici regolari che operano in Italia, più di 347mila (dati Istat 2019). Dalla Romania, tra l'altro, proviene la comunità di stranieri più numerosa: il 1 gennaio 2020 erano censiti, nel nostro Paese, più di 1,2 milioni di romeni, quasi un quarto del totale degli stranieri. Secondo le elaborazioni dell'Osservatorio nazionale Domina sul lavoro domestico, il 30% della popolazione proveniente da quel Paese è occupato nei servizi alla persona.

 

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