Fiumicino, risplende il Porto di Roma: restaurate le antiche colonne davanti al "Portico di Claudio"

Le colonne del "Portico di Claudio" a Porto
di Umberto Serenelli
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Mercoledì 15 Dicembre 2021, 08:58

Ultimato il restauro delle antiche colonne davanti al “Portico di Claudio” ai porti Imperiali a Fiumicino. Il complesso archeologico della strada circondata dalle “colonnacce” torna così a respirare l’antico splendore, attorniato dai maestosi magazzini traianei. Il Parco archeologico di Ostia Antica, che abbraccia i porti di Claudio e Traiano sulla via Portuense, accelera il recupero di importanti monumenti della Roma Imperiale. «Dal 1933, da quando è state portata alla luce la strada colonnata, è il primo intervento per recuperare i “rocchi” di travertino – commenta il funzionario archeologo Marina Lo Blundo, responsabile scientifico dell’area dove sono conservati i reperti dei porti di Claudio e Traiano sulla via Portuense -. Dopo circa 2 mila anni le colonne sono tornate a assumere il loro colore originale. Gli interventi di recupero della zona ora proseguiranno con il consolidamento dei contrafforti della parte in laterizio del muro di settentrione. Entro la prossima primavera è previsto il completamento delle operazioni di restauro del quadrante».

Gli interventi di recupero di 16 delle originarie 18 colonne è stato molto complesso in quanto la conservazione era giunta a un punto critico a causa del materiale con caratteristiche molto porose.

La salsedine marina, depositata sulla superficie dei marmi, ha avuto un ruolo fondamentale sull’usura ecco perché si è reso necessario applicare un “biocida” per rimuovere la patina e i licheni che avevano aggredito il marmo. Lo stato conservativo e la stabilità dei rocchi hanno invece scongiurato l’inserimento di perni in titanio sostituiti con quelli in vetroresina. «Vengono definite “colonnacce” perché lo stile bugnato rustico ha caratterizzato il tipo di costruzione appartenente all’epoca claudiana – aggiunge l’archeologa Lo Blundo -. Colonne simili sono presenti a Porta Maggiore e lungo l’acquedotto Claudio». Il parco archeologico di Ostia Antica, diretto da Alessandro D’Alessio, ha messo in cantiere una serie di interventi con cui intende recuperare altri interessanti complessi monumentali che insistono nel giacimento storico di Fiumicino. «Nei prossimi anni sono previsti diversi restauri – sottolinea la responsabile – tra cui quelli del Palazzo Imperiale, dei magazzini Severiani e Traianei oltre all’antemurale. Programmata anche l’installazione di pannelli illustrativi con lo stesso stile di quelli posizionati presso gli scavi di Ostia Antica».

La “strada colonnata” era stata scoperta nel corso dei lavori di bonifica intrapresi dal principe Giovanni Torlonia. I riflettori del Parco ora sono puntati sul Salone dell’archeologia del turismo culturale “TourismA” che si terrà a Firenze. «L’evento è una vetrina molto importante e non solo a livello italiano – conclude Lo Blundo – che ci consentirà di promuovere i nostri stupendi siti e in particolare il Museo delle navi, riaperto di recente all’aeroporto di Fiumicino». Nella moderna struttura di via Guidoni è infatti esposta una delle più importanti collezioni di navi romane che hanno solcato il mar Mediterraneo. Si tratta di relitti scoperti, tra 1958 e il 1965, durante la costruzione del Leonardo da Vinci nell’area dove insisteva il bacino di Claudio. Gli scavi del Genio civile portarono alla luce 7 scafi di “onerarie” ma solo 5 in ottimo stato sono oggi esposte nel museo tra cui una barca da pesca con a bordo una vasca per conservare vivo il pescato fino al momento della vendita in porto. 

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