Pezzi di aereo su Fiumicino, il testimone: «Erano come proiettili, la mia maglietta è andata a fuoco»

Pezzi di aereo su Fiumicino, il testimone: «Erano come proiettili, la mia maglietta è andata a fuoco»
di Mirko Polisano
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Domenica 11 Agosto 2019, 12:45 - Ultimo aggiornamento: 15:47

«Sembrava una forte grandinata, ma c'era il sole. Sono uscita in balcone è ho visto quella tempesta di acciaio e ferro. Ho urlato e sono scappata dentro casa». Paola Di Lazzaro ancora non crede a quello che ha visto. E c'è anche un ferito. «Colpito da una scheggia, sono vivo per miracolo», è il racconto di Antonello Gusinu, 54 anni, gastronomo di Fiumicino.

Fiumicino, cadono pezzi di aereo Norwegian: colpite 12 case e 25 auto. Gli abitanti: come una grandinata

«Ero seduto in giardino e ho avuto paura di morire». «Quando tutto si è calmato - continua la Di Lazzaro - io e mio marito siamo scesi in strada e abbiamo visto quello che era successo all'auto di nostra figlia. Il lunotto posteriore era completamente rotto, c'erano vetri dappertutto e quei pezzi di ferro erano talmente incandescenti che ha preso fuoco un giubbino che era nel cofano». Paura e choc in questo quartiere alle porte di Roma, fatto di villette a schiera e di persone abituate a convivere con gli aerei che volano a bassa quota. «L'avevo detto che prima o poi uno ce lo saremmo trovati dentro casa», commenta Emilio D'Auria. «Ne abbiamo fatte di segnalazioni ed eccoci qui. Stiamo raccontando una quasi tragedia annunciata». Lo spavento è stato tanto per molti. C'è chi ancora trema. Un uomo è stato sfiorato a un fianco da uno dei frammenti incandescente: era seduto nel giardino di casa quando gli è piombato quasi addosso un pezzo del motore bruciandogli la maglietta. I frammenti di metallo caduti, hanno causato anche danni a case e auto in sosta in un parcheggio di via Cabruna. Storie che si rincorrono in questo quadrante di Fiumicino circoscritto dal fiume Tevere e dall'aeroporto di Fiumicino.

VACANZE RIMANDATE
«Stanotte saremmo dovuti partire per le ferie - dice Damiano Passante che sarebbe dovuto andare a trovare i suoi parenti a Catanzaro - e invece un frammento ha colpito la mia macchina nuova, comprata appena 24 ore prima appositamente per affrontare il viaggio. Ora dobbiamo riprogrammare tutto. Quel colpo è stato come un proiettile dritto sul parabrezza, centrato in pieno». «Ho ancora i pezzi sul balcone - aggiunge la signora Adelina, residente in via Ingrellini dal 1967 - ho sentito un gran rumore come se stessero sparando. Ho avuto paura». Molti di loro si sono rivolti ai carabinieri per denunciare l'accaduto e ora sperano al più presto in un risarcimento danni da parte dei responsabili.
 



AI TERMINAL
Il terminal 3 pullula di viaggiatori. È il week end prima di Ferragosto, giorni caldi per le partenze. Anche se l'incidente del boeing è accaduto lontano da qui, fuori dal sedime aeroportuale, l'eco non si è fatta attendere. In tanti chiedono cosa sia accaduto. Al di là dei varchi dove si svolgono i controlli di frontiera ci sono i 298 passeggeri del volo Norwegian DY 7115 diretti a Los Angeles. «Avremmo dovuto trascorrere le vacanze in America - confida una passeggera a chi la sta assistendo - e invece è capitato di tutto. Sono terrorizzata per quello che è successo. Per un attimo ho pensato che non ce l'avremmo fatta. È stato un incubo. Non so se ora ho voglia di ripartire. Mi sembra come voler sfidare la sorte una seconda volta».

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