Fase 2, i romani riscoprono la casa: raddoppiano le richieste di piscine domestiche

Fase 2, i romani riscoprono la casa: raddoppiano le richieste di piscine domestiche
di Alessandra Camilletti
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Venerdì 15 Maggio 2020, 12:31

Dall’aria condizionata alla piscina domestica. Un dato spicca su altri: rispetto allo stesso periodo di un anno fa, è raddoppiata la richiesta di installazione di piscine fuori terra. Causa lockdown, e nella prospettiva di un’estate più casalinga, pur tra mille difficoltà e preoccupazioni - e con lo sguardo sempre puntato all’andamento dei contagi da Covid-19 - i romani riscoprono la propria abitazione e soprattutto provano ad attrezzarsi, anche nell’ottica di uscire solo quando necessario. Un segno anche di come sta cambiando la nostra quotidianità. Ad una settimana dall’inizio della Fase 2 ripartono le attività nel settore dei servizi per la casa: a Roma e provincia si registra un +82% di richieste rispetto alla settimana antecedente il blocco, dal 17 al 23 febbraio. Dall’installazione di aria condizionata a quella di zanzariere e tende da sole. Dagli idraulici agli elettricisti fino ai giardinieri, per chi possiede uno spazio verde da rendere più ordinato e accogliente e magari ancora più a portata di bambini. Il report è di ProntoPro.it, portale di domanda e offerta di servizi professionali, che ha analizzato le richieste arrivate al sito nella settimana tra il 4 e il 10 maggio, quella appunto dell’avvio della riapertura di una serie di attività. «Il mercato dei servizi - si spiega - registra un numero di richieste superiore del 9% ai valori pre-emergenza e settori come quello della casa e del supporto alle imprese registrano un forte incremento. Il Lazio è inoltre la regione italiana che sta reagendo con maggiore ottimismo alla ripresa».

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Una risalita che arriva dopo il il crollo verticale della richiesta di servizi coinciso con la terza settimana di lockdown, dal 9 al 15 marzo, quando le misure restrittive sono state estese a tutto il Paese. Hanno fatto seguito settimane grosso modo stabili, fino alla settimana dopo Pasqua, «quando un primo allentamento delle misure restrittive si traduce in una lieve ripresa delle richieste di servizi». Certo, sono ancora molti i settori in difficoltà. In attesa di una ripartenza per tutti - nell’ottica di una ripartenza in sicurezza per tutti - le attività legate agli eventi segnano un calo del 66% rispetto all’ultima settimana pre-lockdown. Il settore delle lezioni è a meno 59% e quello della cura della persona a meno 30%. Segnano invece un dato positivo già da tre settimane rispetto alla fase pre-emergenza le richieste per professionisti a supporto delle imprese, con un +34%.

 

 


Tra le prestazioni più richieste quelle delle imprese di pulizia, «chiamate ad intervenire anche in vista della riapertura di alcune attività a partire dallo scorso 4 maggio; chi fornisce servizi informatici, probabilmente a supporto delle attività di smart-working che molte aziende hanno cercato di ottimizzare durante il lockdown; ma anche i commercialisti, consultati per districarsi fra le agevolazioni offerte dal governo e le varie modalità di richiesta». Poi c’è il servizio di consegna a domicilio, che permette alla categoria “Altro” dell’indagine di far registrare un +94% di crescita: stanno utilizzando questo servizio - si spiega da ProntoPro.it - i parrucchieri e gli estetisti, ma anche i ristoratori, i piccoli commercianti locali di prodotti di artigianato e abbigliamento, a cui è stata consentita da alcune settimane la consegna a domicilio.
Si prevede che, con le programmate riaperture, le richieste per questo servizio torneranno alla media pre-emergenza. Il nuovo test arriverà proprio lunedì 18 maggio.

 
 


«Parrucchieri e centri estetici sono pronti a riaprire tra lunedì e martedì prossimo», sottolinea Antonio Fainella, direttore di Confartigianato Roma, a proposito dei servizi di cura alla persona. «Sono stati sanificati già quasi tutti i locali, pronti i camici, le mascherine per i clienti e igienizzanti ovunque a disposizione. Molti titolari sceglieranno di restare aperti anche il lunedì in questa fase della ripartenza e c’è chi sceglierà addirittura la domenica per cercare di rispondere alle numerose richieste della clientela. Le agende per maggio e giugno sono fortunatamente già piene, si tratta di uno dei settori che potrà probabilmente riprendersi dalla crisi che ad oggi ha prodotto non pochi danni: in questi due mesi di restrizioni, il settore ha perso oltre 75 milioni di fatturato e pagato affitti per 5 milioni di euro, se si aggiungono i 50 milioni di fatturato dei tanti abusivi, il danno è stato di oltre 120 milioni per il settore su Roma».

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