Fase 2 Roma, negozi aperti di domenica: via ai prestiti a tasso zero

Fase 2 Roma, negozi aperti di domenica: via ai prestiti a tasso zero
di Francesco Pacifico
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Lunedì 11 Maggio 2020, 09:25 - Ultimo aggiornamento: 09:26

Monta a Roma la rabbia degli esercenti per la decisione della giunta Raggi di chiudere la domenica alle 15. Tanto che la sindaca sarebbe pronta a fare marcia indietro. Ieri, per protesta, non ha aperto il 30 per cento dei commercianti autorizzati. L'assessore allo Sviluppo, Carlo Cafarotti, ha già fatto sapere alle categorie che è pronto a rivedere la misura in base ai flussi di traffico. Le associazioni del commercio - pronte a presentare una serie di proposte in Comune - temono che il dietro front arrivi troppo tardi. Ma dal Campidoglio si dicono soddisfatti del rispetto dei romani alle prescrizioni e non escludono a breve di rivedere gli orari domenicali per boutique, librerie o forni lasciando lo stop alle 15 solo per i supermercati.

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LIQUIDITÀ
Intanto si lavora sulla Fase 2. In quest'ottica stanno per arrivare 350 milioni di euro da Regione e Cassa depositi e prestiti per accelerare la ripresa. Più precisamente, per garantire finanziamenti a tasso zero per più di 42mila imprese. Di queste, 30mila sono romane. Perché si guarda al 18 giugno, secondo step della Fase 2, con preoccupazione. Per quel giorno ci saranno 80mila riaperture: 61mila negozi, 10mila laboratori e altre 10mila aziende che erogano servizi. Sono questi i numeri della ripartenza nel terziario legato alle realtà di vicinato. Alle quali, se il governo darà l'ok, potrebbero aggiungersi anche 16mila tra parrucchieri ed estetisti e quasi 20mila tra bar e ristoranti, che non hanno ancora rialzato la saracinesca, perché non interessati alle sole attività autorizzate (consegne a domicilio e take-away).
Ma decisivo nella Fase 2 del terziario sarà garantire liquidità alle aziende. In quest'ottica la Regione - con il governatore Nicola Zingaretti e il suo vice Daniele Leodori - si appresa in settimana a firmare una convenzione con Cassa depositi e prestiti per finanziare con 350 milioni di euro il piano Pronto cassa 42mila prestiti (30mila richieste arrivano da Roma e Provincia) a piccole realtà, chiesti attraverso la piattaforma Fare Lazio. Parliamo soprattutto di professionisti (il 21 per cento), commercianti (20 per cento), titolari di bar e ristoranti (11 per cento) e artigiani (5 per cento), che necessitano di risorse per la riapertura in sicurezza delle loro attività. Le procedure passano attraverso il fondo rotativo per il piccolo credito gestito da Artigiancassa, con Regione e Cdp che danno la loro garanzia alle banche, che erogano i finanziamenti a tasso zero fino a 10mila euro destinati alle Pmi, con esposizione entro i 100mila euro. La rate si rimborsano in sei anni, iniziando a pagare dal secondo. Finora erano stati stanziati solo 100 milioni di euro, insufficienti vista l'alta mole di richieste. L'accordo con Cdp accelera le pratiche, con le prime erogazioni già a metà giugno. Per quanto riguarda le domande già vidimate da Artigiancassa, circa 5mila pratiche di finanziamenti, gli uffici competenti dovrebbero sbloccare i pagamenti entro il 20 maggio.

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