In spiaggia si potrà mangiare soltanto sul proprio lettino. Vietato salire in più di due persone sui taxi o stare in piedi sui bus. Potrebbe rischiare una multa chi vuole provare una maglietta o un pantalone in un negozio di abbigliamento. Mentre i ristoranti potranno tornare a offrire il servizio take-away e i supermercati venderanno altri beni oltre agli alimentari. Per tutti, indistintamente, clienti o esercenti, ci sarà l'obbligo di indossare mascherina e guanti e di tenersi a distanza minima di almeno un metro e mezzo. Ma per Fase 2, quella delle riaperture dopo il lock-down, la Regione - con i decaloghi che sta scrivendo con gli epidemiologi - è pronta a lanciare singole regole per ogni categoria interessata.
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Distanze e commessi
Guardando alle fabbriche, le prime attività che riapriranno, sono previsti distanziamenti per gli operai alle catene di montaggio, tute e mascherine professionali, igienizzanti e un contingentamento nei capannoni e nei laboratori. Passando ai negozi, la seconda categoria a ripartire con i cantieri edili, gli esercenti dovranno garantire uno spazio per ogni cliente di almeno 10 metri quadri (nelle strutture più grandi) e di 4 metri quadri in quelli più piccoli. Anche in questo caso è obbligatorio il contingentamento degli accessi. Sarà impossibile scavare negli scaffali per cercare la maglia, il libro o il gadget preferito, perché soltanto i commessi potranno consegnarci la merce in busta chiusa. E, molto probabilmente, senza provarla. Non ancora chiari i tempi della riapertura dei ristoranti e bar, ma per venire incontro a queste categorie la Regione, dopo le consegne a case, è pronta a riattivare il take-away direttamente dall'esercente. I supermercati torneranno a vendere come un tempo anche i prodotti non alimentari, iniziando dall'abbigliamento. Nei lidi balneari vietato accedere a bar e ristoranti, sui taxi sarà obbligatorio il divisorio tra autisti e passeggeri, mentre sarebbero tutte da scrivere le prescrizioni per terme, centri benessere, palestre e i mercatini degli ambulanti.
Centri estivi
All’aperto e con i turni
Nei parchi e non nelle scuole, che dovranno essere sanificate. Si organizzeranno più turni e si rispetteranno le distanzedisicurezza.Ibimbi dovrannoportareilcertificatomedico,mentre agli operatori in entrata e inuscita verrà misurata la febbre. Ecco il futuro dei centri estivi, ancora di salvataggio per migliaia di famiglie che quest'estate dovranno lavorare per recuperare i soldi persi durante il lockdown. Il sindaco Virginia Raggi ha aperto uno squarcio nelle anime di tanti romani quando ieri ha annunciato: «Già dal mese di luglio si potrebbe immaginare una riapertura magari dei centri estivi». «È ovvio che serviranno maggiori fondi per gli operatori pensando a più turni, e a classi separate», dice Sabrina Alfonsi, presidente del I Municipio.
Ristoranti
Sarà possibile l’asporto
Dopo le consegne a casa il take-away. Nella lista delle attività da riaprire, i ristoranti e i bar saranno gli ultimi ad aprire. Ma dopo le pressioni del settore la Regione, per venire incontro a quelle realtà che non sono fornite di rider, sta studiando di autorizzare a breve anche la possibilità di vendere vivande attraverso il canale del take-away. Dietro prenotazione, e presentandosi con mascherina, i clienti potranno venire a ritirare direttamente il cibo ordinato. Ristoranti e bar dovranno creare apposite posizioni per consegnare quanto cucinato. Questo nella prima parte della Fase2, soltanto in un secondo momento si potrà consumare al bancone e ai tavoli. Garantendo però uno spazio di 4metrocubi per cliente nelle strutture più grandi e di 10 in quelle più piccole.
Spiagge
Pranzo e bibite sul lettino
Sul fronte balneare l’unica certezza è che il pranzo - inteso come il panino, il gelato e la bibita - potrà essere consumato solo in spiaggia. Di più, non si potrà andare più ai bar o ai ristoranti presenti negli stabilimenti per sfamarsi. In attesa dei decaloghi con le prescrizioni igienico-sanitarie, l’unica decisione presa è che apriranno prima le strutture che hanno personale per consegnare il vitto direttamente presso il lettino o la sdraio. Questo è stato riferito dalla Regione ieri nel vertice con le parti sociali e le Prefetture del Lazio. Per il resto, dovrebbero restare chiusi gli arenili pubblici, ci sarà un contingentamento sulla spiaggia, gli ombrelloni saranno distanziati e non si esclude di installare anche qui i divisori in plexiglass.
Trasporti
Mantenere le distanze
Il contingentamento nella Fase 2 passa anche per la riduzione del traffico privato e l’incentivazione del trasporto pubblico. In quest’ottica, confermate per i taxi le disposizioni in vigore (soltanto due passeggeri, vietato sedersi accanto al conducente e sanificazioni delle vetture). Sarà obbligatorio installare un divisorio in plexiglass con un apertura per passare soldi, bancomat, carte di credito e ricevute in fase di pagamento. Sul fronte del trasporto pubblico la Regione avrebbe già concordato con Trenitalia un distanziamento minimo nei vagoni di due metri. Per bus e metro Virginia Raggi ha annunciato «conta-passeggeri, perché dobbiamo immaginarci che sugli autobus non si starà più in piedi».