Poliziotto cade in mountain bike e muore sotto gli occhi del figlio: Fabio Torella aveva 57 anni

Poliziotto cade in mountain bike e muore sotto gli occhi del figlio: Fabio Torella aveva 57 anni
di Raffaella Troili
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Sabato 18 Settembre 2021, 22:32 - Ultimo aggiornamento: 19 Settembre, 10:10

Era esperto, attento, sportivo. Ha portato la divisa e affrontato pericoli e operazioni delicate per decenni, ha perso la vita sotto gli occhi del figlio, poliziotto anche lui, in Val Gardena in sella a quella che era una sua grande passione, la mountain bike. Fabio Torella, 57 anni, sostituto commissario a capo della Divisione Amministrativa del commissariato La Romanina, è morto sul colpo a Plan de Gralba, dopo essere caduto dalla bicicletta.

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L’incidente è avvenuto ieri mattina sul percorso Jump Line, era in compagnia del figlio e di un amico romano, aria pura, passeggiate, contatto diretto con la natura.

Gli uomini del Soccorso alpino hanno riferito che portava il casco e che il percorso non era particolarmente difficile, eppure la caduta è stata fatale, una volta perso il controllo del mezzo. Il sostituto commissario Fabio Torella ha riportato gravi lesioni alla colonna vertebrale cervicale. Vano l’intervento dei soccorritori che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo: il medico dell’elisoccorso provinciale non ha potuto che constatare la morte e trasportare la salma all’ospedale di Selva di Val Gardena. 

IL PERCORSO
Il gruppo era partito dalla Val di Fassa e stava scendendo sul versante Val Gardena, zona Piz Sella. I giorni precedenti erano stati a San Martino di Castrozza come aveva postato Fabio Torella orgoglioso della gita. Dolore tra i colleghi di una vita, un «uomo dal cuore d’oro, sempre con il sorriso». Per una decina d’anni aveva lavorato al commissariato di Albano come ispettore, «preparato su più fronti ha diretto uffici importanti» ricordano amici e colleghi. Poi si era trasferito a Roma dove abitava con la moglie e i figli Daniele e Giulia. 
Daniele Torella era entrato in polizia nel 2019 con sommo orgoglio del papà. «Gentile, cordiale, aveva un sorriso che non conosceva confini», così racconta un amico. Aveva partecipato a diverse operazioni importanti contro la criminalità organizzata presso la squadra giudiziaria, poi aveva diretto le volanti, l’ufficio amministrativa, passaporti, questo sempre ad Albano e collaborato da vicino con molti dirigenti. 

LE FOTO
Da circa una decina d’anni dirigeva l’Ufficio della Direzione Amministrativa. Il figlio Daniele presta servizio al Nord Italia. Con lui e un amico romano era in Val Gardena da qualche giorno. Le sue foto postate fino a ieri parlano di vita e gioia di vivere, amore per gli animali e per la natura. Oltre che per lo sport.
Il sostituto commissario ora in pensione Nicola Luciano, del commissariato di Albano, come tutti i colleghi, ha detto: «Una perdita pesante ancora non crediamo alla notizia giunta in tarda mattina dal figlio Daniele e ricordiamo Fabio Torella come un uomo meraviglioso, sempre disponibile, altruista, mai arrabbiato e sempre sorridente. Metteva allegria e serenità in ambito lavorativo a tutti, anche nelle situazioni più avverse».
Ora si attende il funerale, che si svolgerà probabilmente alla Romanina. Il figlio Daniele su facebook ha solo trovato la forza di scrivere «vi farò sapere». Poi la famiglia si è chiusa nel dolore. Un lavoratore e un uomo appassionato. Di tutto, in primis della famiglia. Poi di sport, monti, pause che si concedeva, chissà anche per rivedere il figlio al lavoro al Nord. «Un padre di famiglia e un marito dolcissimo», aggiunge una collega, «siamo tutti addolorati, non volevamo credere fosse lui, poi il figlio ce lo ha confermato». La notizia è arrivata al Ministero dell’Interno, si è sparsa tra i colleghi di una vita, che si stringono al dolore della moglie Marina e dei figli. «Ciao capitano»; «ciao comandante», chiunque l’ha incontrato nella sua lunga carriera non dimenticherà quel suo sguardo buono e pieno di vita.
 

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