L'estate nera di Ostia: meno turisti e lidi vuoti: via un bagnante su tre

L'estate nera di Ostia: meno turisti e lidi vuoti: via un bagnante su tre
di Mirko Polisano
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Domenica 11 Agosto 2019, 13:37
Non accadeva da anni trovare un parcheggio libero sul lungomare di Ostia i primi giorni di agosto. Eppure basta superare la Rotonda alla fine della Cristoforo Colombo per capire che il posto auto non è più un problema. Primi evidenti segnali della crisi dell’estate di Ostia che non ha più appeal per turisti e romani che fuggono su altri lidi. A lanciare il grido d’allarme sono balneari e albergatori che tracciano un primo - fallimentare - bilancio di stagione. I dati sono inesorabili: meno 30% di abbonamenti negli stabilimenti di Ostia, un trend che prosegue nel solco già tracciato lo scorso anno. A questo si aggiungono altre cifre impietose: meno 20% di turisti e incassi in perdita del 25%.

«Fa male tutto questo - ammette Stefano Pietrolucci, vicepresidente di Assohotel Mare di Roma - mentre Roma cresce per numero di turisti, Ostia continua a non godere di questo trend. Non siamo riusciti a consolidare le presenze, siamo fermi al 2016, registrando un calo del 20%. Non c’è stato più un incremento. Quello del litorale è un turismo da terza età: sono per lo più anziani parenti di chi vive a Ostia, che alloggiano nel X Municipio per poter stare più vicino a figli e nipoti.

Dal resto dell’Italia veramente poco. E chi viene non ritorna. Il feedback dei nostri clienti è sempre lo stesso: Ostia è una città lasciata abbandonata». «Ostia - sottolinea Franco Petrini, vicepresidente Sib e gestore dello storico stabilimento balneare “Nuova Pineta” - non è più la spiaggia dei romani. Questo primato ora spetta a Fregene, Maccarese e perfino Sabaudia. I giovani sono completamente spariti dalle nostre spiagge, preferiscono altri lidi magari anche gli arenili liberi».

Gli abbonamenti sono in calo e non è sempre colpa della crisi. Una stagione al mare a Ostia va dai 2.500 ai 5mila euro. «È fisiologico che ad agosto ci sia un calo, ma noi siamo messi in ginocchio dall’erosione e dai disservizi - denuncia Ruggero Barbadoro, presidente Fiba - con Municipio e Comune non si riesce a parlare. La gente preferisce andarsene in Croazia al mare, piuttosto che venire a Ostia e trovare giardini sporchi e il traffico sulla Colombo». «Ormai non è più come una volta che le cabine venivano prese per l’intero periodo da un’unica famiglia - continua Petrini - adesso si risparmia sono più nuclei familiari a prendere una stessa cabina e anche noi ci siamo adeguati magari dove prima entravano in otto, adesso entrano in 15 e ci chiedono sempre più tessere». Quello di Ostia, dunque, è un mare per anziani, famiglie e il tutto low-cost.

Turisti e giovani in fuga dagli stabilimenti per cercare divertimento, sport e un pizzico di avventura sugli arenili liberi e selvaggi di Maccarese, Fregene ma soprattutto di Castel Porziano e Capocotta che si confermano le più amate dai romani. «Non ci sono state flessioni è vero - puntualizza Claudio Presutti, presidente del consorzio Capocotta - Cinque Spiagge - se la stagione non è stata il massimo a causa del tempo incerto, è stata comunque una buona stagione dal punto di vista delle presenze che con le belle giornate hanno superato anche i numeri fatti lo scorso anno».

«Il nostro è un modo diverso di fare mare - precisa Mauro Franzolin, presidente del consorzio Castel Porziano - c’è sicuramente più movimento rispetto agli altri anni ma non va più di moda l’intera giornata in spiaggia, ora è in voga il mare “mordi e fuggi” dove si arriva anche nel tardo pomeriggio per gustarsi un aperitivo al tramonto o per allontanarsi dalle giornate afose del centro di Roma e dunque si arriva qui per respirare di più».
E se l’altra metà di Ostia non ride, sulla via Litoranea trovare un parcheggio nella settimana di ferragosto non sarà un’impresa facile.
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