Escursionista romana salvata a Ischia grazie a WhatsApp: si era sentita male

Escursionista romana salvata a Ischia grazie a WhatsApp: si era sentita male
2 Minuti di Lettura
Giovedì 22 Agosto 2019, 20:13

Non ha le ali ma indossa un camice bianco e lavora per il 118 Luca, l'angelo custode dell'escursionista romana di 49 anni oggi colta da malore in un bosco di Ischia e salvata grazie a whatsApp. La donna si è addentrata stamattina per una passeggiata in solitaria nella fitta macchia mediterranea di Punta Caruso, al confine tra Forio e Lacco Ameno; durante il percorso, però, si è sentita male: i battiti cardiaci hanno subìto una brusca accelerazione, la respirazione si è fatta difficoltosa e le forze le sono venute a mancare.

Lampedusa, piccola frana su spiaggia dell'Isola dei Conigli: ferito turista, tratto riaperto

Forse un colpo di calore, considerate le temperature di questi giorni. La donna ha subito capito che aveva bisogno di aiuto e che l'unica cosa da fare era chiamare il 118: a offrirle conforto è stato un infermiere, Luca Cardillo il quale, dopo avere cercato inutilmente informazioni utili per l'individuazione, ha chiesto l'invio su WhatsApp della posizione rilevata dal GPS del cellulare. «Credo che servano tecnologie nuove al numero per le emergenze sanitarie», ha detto la donna. «Luca mi ha dato il suo numero di cellulare e mi ha chiesto di condividere attraverso whatsapp la mia posizione, cosa che avevo imparato a fare un paio di settimane fa e che penso mi abbia salvato la vita».

Turista francese morto, si indaga sui ritardi nei soccorsi

E, infatti, la perspicacia dell'operatore ha consentito di capire dove concentrare le ricerche ma, purtroppo, non di rintracciare la donna: l'ambulanza della centrale Ovest di Pozzuoli (Napoli), infatti, non è riuscita a rintracciarla nella boscaglia. Cardillo, preso atto dell'esito negativo delle ricerche, non si è perso d'animo: ha chiesto un nuovo intervento, questa volta della Guardia Costiera, per un tentativo dal mare ma anche questa volta nulla da fare. L'unica speranza rimasta era acquisire informazioni più precise circa la posizione in cui l'escursionista si trovava: dettagli, come le barche che si vedevano in mare, in grado di restringere sensibilmente il campo d'azione. Ed è stato così che i militari della Guardia Costiera sono riusciti a scorgere la 49enne tra la vegetazione. La turista è stata soccorsa e poi condotta, rapidamente, nel porto di Forio, a bordo di una motovedetta. Lì ha trovato ad attenderla un'ambulanza che l'ha condotta nell'ospedale Rizzoli dell'isola, dove è stata visitata dai medici. Le sue condizioni di salute, per fortuna, non destano preoccupazioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA