Erba alta, la ricetta del M5S: «Se ne occupino i contadini»

Erba alta, la ricetta del M5S: «Se ne occupino i contadini»
di Camilla Mozzetti
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Sabato 9 Marzo 2019, 11:01 - Ultimo aggiornamento: 11:04
Chi meglio di un contadino conosce la ricetta per curare un prato e farlo crescere poi rigoglioso e verde in pieno stile british o far crescere una primula senza che appassisca nel giro di pochi giorni? All'inizio furono i volontari (che non passano mai di moda), investiti dall'amministrazione capitolina di farsi carico della cura del verde urbano, poi fu la volta dei detenuti, impegnati a pulire e a falciare i prati di numerose ville e giardini pubblici, e alla fine arrivarono per gli appezzamenti più estesi le pecore tosaerba. La prossima mossa? Con la primavera alle porte, il Campidoglio è pronto ad arruolare gli imprenditori agricoli per far rifiorire Roma. La scelta non è completamente bizzarra: si tratta comunque di figure dal pollice verde e in tempi in cui il Servizio giardini del Comune continua a non avere personale sufficiente, si fa ricorso a chi per i motivi più vari ha deciso di dedicarsi ai campi, alle coltivazioni, alla cura di terreni e appezzamenti. È stato pubblicato ieri dal dipartimento Tutela ambientale un avviso esplorativo per la formazione dell'elenco di «imprese agricole a cui affidare lo svolgimento di attività funzionali alla sistemazione ed alla manutenzione del territorio».

LE FINALITÀ
Ecco che per la «salvaguardia degli aspetti significati e caratteristici del patrimonio paesaggistico», si legge nell'avviso è utile avviare «processi di sensibilizzazione e partecipazione attiva delle comunità e dei soggetti locali». Chi tra gli agricoltori di Roma (e si immagina anche di provincia) deciderà di rispondere alla call, confluirà in un elenco a cui l'amministrazione potrà attingere per stilare delle convenzioni per i servizi di manutenzione del territorio cittadino. Il lavoro sarà pagato annualmente: 50 mila euro nel caso di contadini singoli e 300 mila euro per le associazioni di imprenditori agricoli. E veniamo ora ai compiti: in cima svetta la manutenzione del verde orizzontale, che contempla parchi, spartitraffico, giardini, aiuole e comunque aree che avranno una dimensione minima di 5 mila mq. Gli agricoltori dovranno poi occuparsi della «cura e del mantenimento dell'assetto idrogeologico», incarichi che saranno «oggetto di apposito disciplinare» che verrà comunicato via via ai soggetti inserito nell'elenco.

LOTTA A NEVE E GELO
Dulcis in fundo i contadini, abituati a trattare i campi anche durante l'inverno, dovranno occuparsi «dello sgombero della neve e della lotta contro il gelo». Le aziende interessate a partecipare e dunque a rendersi disponibili al momento della candidatura da inviare al dipartimento Tutela ambientale non oltre il 29 di questo mese dovranno indicare un quadrante della città nordest, nordovest, sudest, sudovest per il quale si rendono disponibili, consapevoli del fatto che «il servizio specifica ancora il bando dovrà essere svolto con carattere di urgenza al momento della sua eventuale richiesta». C'è dunque da tagliare l'erba di un parco?

L'amministrazione chiama e il contadino deve subito scattare con il tosaerba in mano.
Sono proprio i parchi e le ville storiche le realtà che versano nelle condizioni peggiori. Dal Campidoglio il presidente della commissione Ambiente, Daniele Diaco, fa sapere che «presto arriveranno nuovi giardinieri, 71 per la precisione, e si occuperanno solo del verde di pregio delle ville storiche». Intanto si cercano i contadini che proprio per il lavoro che svolgono abitualmente sono anche in possesso di macchine e attrezzature essenziali per i compiti richiesti dal Comune. Piccola postilla che merita di essere citata: l'amministrazione non metterà a disposizione alcun tipo di strumento. Del resto, è già difficile trovare decespugliatori funzionanti tra i depositi del Servizio giardini.
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