«È scientificamente dimostrato che educare la scuola alla gestione dei bambini e dei ragazzi affetti da epilessia ne favorisce l'inserimento in classe, migliora la loro qualità di vita - con ricadute positive anche sui livelli di ansia dei genitori - e riduce sensibilmente gli accessi non necessari al pronto soccorso - sottolinea il professor Federico Vigevano, direttore del dipartimento di neuroscienze e neuroriabilitazione del Bambino Gesù - Ancora oggi purtroppo, questi giovani sono vittime di pregiudizi e limitazioni in vari ambiti della loro vita. È per questo che discriminazione ed emarginazione vanno combattute con ogni iniziativa di informazione, formazione e sensibilizzazione possibile». «Sono i bambini i più colpiti dall'epilessia. Nei due terzi dei casi la malattia si manifesta prima della pubertà. Il 30 per cento di tutte le epilessie è resistente ai farmaci: di queste solo il 10-15 per cento può essere trattata con la chirurgia. In questo caso, prima si interviene più alta è la possibilità di guarigione. L'epilessia è una malattia neurologica dovuta sia ad una predisposizione genetica, sia a lesioni cerebrali. Interessa mediamente l'1 per cento della popolazione. Si manifesta con crisi di vario tipo nei primi anni di vita (entro i 12 anni nel 70 per cento dei casi) con conseguenze negative sullo sviluppo psicomotorio e ricadute sul piano sociale. Un terzo dei pazienti resiste al trattamento con i farmaci e di questi il 10-15 per cento presenta una lesione cerebrale operabile. La chirurgia dell'epilessia è indicata, infatti, solo quando l'area epilettogena (zona del cervello responsabile delle crisi) è circoscritta e la sua asportazione non causa deficit neurologici». «All'ospedale Pediatrico Bambino Gesù ogni anno vengono effettuati oltre 600 ricoveri per epilessia, pari a circa il 60 per cento delle attività dell'unità operativa complessa di neurologia.
Dal 2010 ad oggi sono stati eseguiti più di 140 interventi chirurgici con una percentuale di successo pari al 70 per cento. Vale a dire che 7 bambini su 10 sono guariti completamente.
Quanto più l'intervento è precoce, tanto meno gravi saranno le conseguenze della malattia.
Il centro per l'epilessia del Bambino Gesù è coinvolto in trial internazionali per la sperimentazione di farmaci ancora non in commercio. Inoltre, grazie alla collaborazione tra neurologi e ricercatori dei laboratori di genetica e genomica dell'Ospedale, negli ultimi anni sono stati individuati nuovi geni responsabili dell'epilessia ed è stato possibile diagnosticare e curare con trattamenti mirati un alto numero di bambini con epilessia insorta nei primi mesi di vita. Dal 2019, inoltre, il laboratorio di genetica del Bambino Gesù dispone della più avanzata piattaforma tecnologica oggi esistente per l'analisi dell'esoma con un netto incremento delle potenzialità diagnostiche in tempi sempre più brevi.
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