Al secondo posto nella classifica c'è Napoli con 221 attività (-1% in cinque e dieci anni), Milano con 141 (+ 5% in un anno, + 72% in dieci anni), Torino con 121 (+ 5% in un anno e + 64% in dieci anni), Firenze con 91 (+2% in un anno e + 7% in dieci), Genova con 80 enoteche, Venezia con 68, Palermo con 62, Bologna con 57 e infine Bari con 50. L'analisi, a livello di provincia, vede invece in testa Napoli (528, +3% in 5 anni), Roma (480, +3%) e Milano (259, +9%). Segue Torino (235, +6%), Bari (192), Firenze (172, + 5% in un anno), Brescia (166, stabile), Venezia (158, +7% in cinque anni), Padova (138, stabile). Tra le prime crescono di più nell'ultimo anno Firenze (+5% con 172), Palermo (+4% con 100), Catania (+7% con 91), Torino e Treviso (+2,6%, con 235 e 78 rispettivamente). Riguardo al profilo economico relativo alla sola Lombardia i dati economici parlano invece di una presenza nella regione di 982 enoteche attive nel 2019 con una crescita del +8,7% in cinque anni rispetto alle 903 attive nel 2014.
Il settore regionale conta complessivamente oltre mille addetti, in crescita del +8,6% nel quinquennio.
Infine, sempre relativamente alla Lombardia, lo studio fotografa l'identikit del settore in Lombardia considerando le sedi di impresa attive che possono avere più localizzazioni: le donne ne guidano il 19,5%, i giovani l'8,5%. A livello provinciale ci sono più donne a Mantova (28%, 8 delle 29 sedi di impresa) e Como (31% pari a 15 delle 48 totali), più giovani a Como (15%) e Varese (13%). Sono 24 in tutto le imprese straniere attive in Lombardia (3,7% del totale) di cui 11 attive a Milano. «La crescita delle enoteche, con una sostanziale stabilità nell'ultimo anno - afferma Vincenzo Mamoli, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi - è un segnale interessante per un settore tipico dei nostri territori e in grado di generare attrattività anche per i visitatori stranieri».
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