ENAC Academy, un polo di ricerca e formazione all’Aeroporto di Roma

ENAC Academy, un polo di ricerca e formazione nell'Aeroporto di Roma
di Federica Simone
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Lunedì 18 Febbraio 2019, 15:54
“Una formazione per i formatori”, questo è l’obiettivo dell’ENAC Academy per l’Aviazione Civile, presentato questa mattina a Roma nella direzione generale dell’Ente. Il progetto, per cui sono stati investiti 10 milioni di euro, consiste nella creazione di un polo formativo nell’Aeroporto di Roma Urbe da realizzare in collaborazione con università, soggetti istituzionali o privati. Lo scopo principale dell’ENAC Academy è lo sviluppo della cultura aeronautica e la promozione dell’aviazione civile attraverso la costruzione di percorsi di alta formazione per il personale che opera nel settore della formazione alle aziende e per la creazione di una rete di eccellenze. L’Academy quindi sarà un centro di studi e di incontro tra la ricerca e lo sviluppo a sostegno dell’industria aereonautica.
 
I lavori sono stati aperti dal direttore generale Alessio Quaranta, che ha spiegato in breve in cosa consisterà il progetto e ha sottolineato l’importanza di un polo dedicato alla formazione. Importanza determinata da un’esigenza esterna, ma anche interna soprattutto per la varietà del personale ENAC che ha bisogno di attività di formazione. «Formazione, aggiornamento e divulgazione della cultura aereonautica è la missione dell’Enac Academy che intende costituire un terreno di incontro tra l’Ente e le richieste formative provenienti dall’esterno per fornire a tutti gli stakeholder gli aggiornamenti previsti dalla normativa internazionale», ha dichiarato Quaranta. L’obiettivo ovviamente è quello anche di attrarre progetti stranieri. «L’erogazione della formazione è anche un tema fondamentale negli accordi di cooperazione che l’Ente ha con alcuni Paesi tra cui l’Egitto, l’Albania, il Montenegro, la Libia, la Somalia che hanno specifiche necessità, prevalentemente nei settori dell’airworthiness, operazioni di volo, licenze, aereoporti, spazio aereo e sicurezza», ha continuato il direttore generale e ha poi assicurato che alcune attività previste cominceranno prima della realizzazione della struttura e che quindi non ci sarà bisogno di aspettare molto tempo. 
 
Quaranta ha passato la parola al vice direttore generale dell’Enac Alessandro Cardi, che ha presentato le linee essenziali del progetto. Il centro è stato illustrato più nel dettaglio dal direttore centrale vigilanza tecnica Roberto Vergari, che ha fornito precise informazioni. Il progetto prevede la costruzione di un edificio di circa 4.000 metri quadri. All’interno di questo verranno realizzate 10 aule per la didattica dotate di ogni comfort da circa 20 posti ciascuna, un auditorium di circa 200 posti, laboratori, servizi, spazi di supporto, uffici amministrativi, una biblioteca e infine una caffetteria e parcheggi. Nella progettazione dell’edificio, che sarà dotato di un solo piano, la sostenibilità ambientale è stata tenuta molto in considerazione. Si prevede, infatti, la realizzazione di schermature solari verticali automatizzate. Il direttore centrale dello sviluppo organizzativo, invece, è intervenuto in merito al piano triennale della formazione dell’Ente e ai progetti di aggiornamento. Il totale dei corsi che verranno attivati saranno 213 per 2.266 partecipanti. Di questi corsi 193 sono rivolti al personale Enac, 20 per gli stakeholder.
 
Sono state illustrate, infine, le attività di formazione relative alla sicurezza. La direttrice della Regolazione security Raffaella Marciani ha spiegato i programmi già in corso “train the trainer” e “recurrent training”, entrambi rivolti a garantire una diffusione della cultura della sicurezza e della consapevolezza come strumenti per la difesa e il contrasto di azioni illecite che potrebbero rappresentare delle minacce all’affidabilità del sistema del trasporto. L’Academy, inoltre, propone un corpo di docenti altamente professionalizzato per la formazione di soggetti che vogliono acquisire la certificazione iniziale di istruttore, organizzando percorsi di “train the trainer”. I corsi di "recurrent, invece, sono destinati a coloro che vogliono mantenere la certificazione di istruttore per l’aggiornamento continuo sulla materia.
 
 Ha concluso i lavori Alessio Quaranta (in sostituzione del presidente dell'Enac Nicola Zaccheo, trattenuto a Pomigliano d'Arco per la visita del presidente del Consiglio) che ha evidenziato di come ora si tratti di passare dalla teoria alla pratica e si augura che verrà realizzato ciò che è stato tracciato.
 
A margine della conferenza il direttore generale  ha ribadito che l’obiettivo di questo progetto è rappresentare una formazione per i formatori. «Non abbiamo nessuna intenzione di invadere un campo che non è di nostra competenza», ha assicurato Quaranta e si è mostrato ottimista nel riuscire a stringere accordi di collaborazione con Università, centri di formazione e perché no anche con l’Enav.
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