Roma, due donne picchiate dagli ex: sono ricoverate in fin di vita. Ad una vittima versato acido sul volto

Caccia ai responsabili

Due donne picchiate dagli ex, sono ricoverate in fin di vita. Ad una vittima versato acido sul volto
di Marco De Risi e Giuseppe Scarpa
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Venerdì 17 Dicembre 2021, 00:02 - Ultimo aggiornamento: 17:20

Entrambe ricoverate all’Umberto I. Entrambe in gravi condizioni. Nell’arco di 24 ore due donne sono state vittime di brutali aggressioni. Tra lunedì e martedì nella Capitale è andato in scena un doppio massacro. Il caso più grave, da un punto di vista clinico, riguarda una donna a cui è stato lanciato l’acido addosso nella periferia a nord-est di Roma. Solo l’intervento dei sanitari del 118 ha evitato il peggio. La vittima, una romena, è stata trasportata in codice rosso al pronto soccorso. Ha rischiato la vita. Ma grazie all’intervento dei medici è adesso fuori pericolo, anche se le sue condizioni rimangono critiche. L’altro episodio riguarda una marocchina 40enne picchiata dal suo ex compagno. Adesso è in ospedale con fratture multiple e una prognosi di 40 giorni.

LA FUGA

Una bastonata.

Poi la donna è crollata in terra. A quel punto uno sconosciuto le ha lanciato sopra dell’acido. La vittima, dell’est Europa, ha incominciato a urlare dal dolore. Chi l’ha aggredita è fuggito. Si è dileguato. Un “attacco” pianificato, così lo leggono gli inquirenti. Gli agenti della squadra mobile sono adesso alla ricerca dell’autore del terribile gesto. Si pensa sia un uomo. La procura ha aperto un fascicolo per lesioni gravissime, si valuta l’ipotesi di farlo passare a tentato omicidio.

La polizia vuole dare un nome alla persona. Un compito non facile. Perché l’aggressione è avvenuta di mattina presto e nelle vie limitrofe non ci sono telecamere di esercizi commerciali che hanno ripreso la scena. Nessuno avrebbe visto ciò che è accaduto. Nonostante ciò le forze dell’ordine stanno cercando di sentire quante più persone possibili. Conoscenti, amici della vittima. Prima di tutto vogliono comprendere se nella cerchia più intima possa nascondersi la persona che ha lanciato l’acido. Magari un ex fidanzato.

IL PESTAGGIO

Massacrata di botte è ricoverata in ospedale con oltre 40 giorni di prognosi. Lei è una cittadina marocchina di 33 anni che è stata ridotta così dal compagno. L’uomo è adesso ricercato dai carabinieri e dovrebbe avere le ore contate. Il fatto è accaduto in casa della donna che si trova su via Nomentana Nuova. Lei, di mattina, si è trascinata fino ad un bar, Il Noir all’angolo tra via Val D’Ossola e via Nomentana dove ha chiesto aiuto ad alcuni passanti che hanno chiamato il 112. Sul posto sono accorsi un’ambulanza e i carabinieri della stazione di Viale Libia che hanno avviato l’indagine. La donna è stata trasportata in codice rosso al policlinico Umberto I. 
I medici l’hanno trovata in gravi condizioni con diverse fratture craniche. La marocchina, in seguito alle percosse, ha riportato la frattura di uno zigomo, di una mascella ed anche di un’orbita. Dovrà sottoporsi ad un intervento maxillo facciale. La vittima ha raccontato ai carabinieri che il suo uomo era venuto a casa sua e l’aveva massacrata di botte per 12 ore. 

Una violenza cieca, quella subita dalla donna, per mano del suo ex compagno. Si tratta di un libico che al momento risulta irreperibile. I carabinieri sanno l’identità del ricercato che presto potrebbe finire in manette. L’uomo è un senza fissa dimora ma i carabinieri conoscono le zone che frequenta e lo stanno cercando. «Mi accusa di tradirlo - ha detto la donna agli investigatori - ma non è vero nulla. Mi picchia solo perché è un violento e si sfoga in questo modo». 

 

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