Diabolik, pax mafiosa a Ostia. Le intercettazioni: «Ora devono fare i bravi»

Diabolik, pax mafiosa a Ostia. Le intercettazioni: «Ora devono fare i bravi»
2 Minuti di Lettura
Venerdì 14 Febbraio 2020, 11:30 - Ultimo aggiornamento: 11:35

Un summit mafioso il 13 dicembre2017 nel ristorante Oliveto di Grottaferrata. Al tavolo sedevano Salvatore Casamonica e Fabrizio Piscitelli. L'obiettivo era garantire la pax mafiosa a Roma tra Casamonica, Spada e l'organizzazione criminale capeggiata da Dabolik, ucciso nell'agosto scorso. Proprio il legale, un'avvocatessa romana, Lucia Gargano, secondo il pm Giovanno Musarò avrebbe svolto un ruolo di mediazione.

Diabolik, pax mafiosa a Ostia: arrestati Salvatore Casamonica e un avvocato

Durante il summit, Diabolik chiede all'avvocato: "Ma quando gli ho scritto la lettera di questa situazione di Romolo (Spada ndr) tu gliene hai parlato?," e il legale risponde: "io ho parlato con Romolo". Dopo di che scrive il gip nell'ordinanza: "si discuteva degli equilibri mafiosi di Ostia e della necessità di mettere pace tra il clan Spada e il gruppo riconducibile a Marco Esposito, detto Barboncino. Piscitelli rappresentava Barboncino, mentre Casamonica e l'avvocatessa erano i plenipotenziari degli Spada. Si legge ancora nell'ordinanza: "Casamonica e Piscitelli fungevano da garanti per l'accordo'.

Diabolik ucciso per 50 milioni di euro: «Crediti di droga con i killer»

"Ti ripeto Fabrì - dice Salvatore Casamonica durante il pranzo monitorato dalla Finanza - sappi che io e te ci stiamo mettendo in mezzo per fare da garanti, però poi devono fare i bravo davvero". Replica Piscitelli: "bravo eh, sui miei ti metto tutt'e due le mani sul fuoco". 

Durante il summit di Grottaferrata, l'avvocatessa viene incaricata da Piscitelli e Casamonica di portare un messaggio a Ottavio Spada, detenuto, che lei può incontrare in qualità di legale. Messaggio che l'avvocato avrebbe portato effettivamente a nove giorni dal pranzo, durante un colloquio con il suo cliente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA