Una chiara compatibilità antropometrica e una corrispondenza sui passi della corsa: le fattezze dell'uomo vestito da runner ripreso dal sistema di videosorveglianza di un palazzo di via Lemonia, di fronte alla panchina dov'era seduto Fabrizio Piscitelli prima di morire, sono risultate conformi a quelle di Raul Esteban Calderon, arrestato per l'omicidio del capo ultrà dagli agenti della Squadra Mobile di Roma. A dirlo è stata la perizia tecnica, disposta dalla Procura ed eseguita dal professor Andrea Maria Lingua, ordinario al politecnico di Torino. L'agguato è stato ricostruito al computer grazie ad un laser scanner terrestre che ha collocato sulla scena del crimine digitale l'indagato.
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Il video in mano agli inquirenti già a poche ore dal delitto, avvenuto il 7 agosto 2019, è considerato una prova schiacciante per chiudere il cerchio sul cinquantaduenne argentino, nato come rapinatore e divenuto poi, secondo l'accusa, un sicario. Per spiegare come è stata svolta la super perizia, bisogna tornare al 29 aprile scorso. Calderon è già sospettato dell'omicidio di Diabolik.
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IL SOPRALLUOGO
Il professor Lingua insieme ad alcuni collaboratori colloca in strada un laser scanner terrestre, uno strumento che serve a riprodurre la tridimensionalità di una scena e a tratteggiare cosa e quanto, anche in termini fisici, possa entrare nel campo visivo. Lo strumento viene direzionato sulla panchina, dall'altezza del palazzo e di quella telecamera di videosorveglianza che ha immortalato l'omicidio. Partono le analisi, che durano non più di due ore. L'intera scena viene ricreata al computer e poi viene sovrapposta al video originario nel quale si vede frontalmente Piscitelli seduto sulla panchina e il killer che corre vestito da runner, si avvicina, estrae una 7.65 con silenziatore, spara e fugge via. L'uomo aveva il capo coperto da una bandana e una fascia usata per nascondere un tatuaggio sul polpaccio.
Quando è uscito il nome di Calderon la fisionomia - secondo la prima analisi svolta dalla Scientifica - sembrava corrispondere. Bisognava però avere una certezza ulteriore che non poteva arrivare se non attraverso un'ulteriore perizia tecnica per ottenere delle misurazioni precise sulle parti del corpo, come l'altezza, e un'analisi accurata del modo di muoversi e del passo di corsa.
LA TECNICA
La perizia è stata svolta con la tecnica della fotogrammetria che, in sostanza, permette di catturare ed estrarre delle misure fisiche dalle immagini. Partendo dai fotogrammi del video e dai dettagli acquisiti controllando e pedinando Calderon, si è proceduto al confronto che ha prodotto, appunto, una chiara compatibilità antropometrica nonché una chiara compatibilità delle tempistiche dei passi di corsa. La perizia è stata depositata in Procura non oltre un mese fa e lo scorso 13 dicembre gli agenti della Mobile hanno arrestato Raul Esteban Calderon al Trullo vicino ad una delle abitazioni che l'uomo era solito vivere non avendo un domicilio fisso e spostandosi da un quartiere all'altro di Roma avendo le spalle coperte anche da chi, tuttora ricercato, gli aveva ordinato l'omicidio del capo ultrà.
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