Oltre duemila persone previste a San Giovanni (ore 15) per la manifestazione “Insieme per la pace”, poco dopo all’Olimpico il fischio d’inizio del derby Roma-Lazio con oltre 50 mila presenze e l’alto rischio incidenti. Sarà una giornata da bollino rosso quella di domenica per la Capitale tra chiusure, pericolo scontri e l’allarme per gli ultrà filorussi in arrivo dalla Bulgaria. Ma andiamo con ordine.
UN INNO PER LA PACE
Il sit-in contro la guerra in Ucraina. Appuntamento a Piazza San Giovanni, sul prato accanto alla basilica, a partire dalle 15. L’obiettivo è quello di mettere insieme più voci, dare vita a un inno che risuoni in tutto il mondo, contro la guerra e che invochi la pace. Come fa sapere il promotore della manifestazione sul palco arriveranno tantissimi ospiti noti, personaggi del mondo dello spettacolo. Tra i tanti annunciati anche Leo Gassman e Tommaso Salaroli, leader di “Scomodo”, che dice: «Noi giovani vogliamo scendere in campo contro la guerra, oggi, per lanciare un messaggio che speriamo venga raccolto anche dai cosiddetti grandi». Ma non solo. A San Giovanni arriveranno anche rifugiate e rifugiati sopravvissuti e che portano fisicamente ed emotivamente le cicatrici della guerra. Prevista la presenza di oltre duemila persone e Roma si sta preparando con un servizio di viabilità per rispettare la segnaletica sulla piazza. Non sono escluse ripercussioni sul traffico, con eventuali strade chiuse e bus deviati.
IL RAID AL PUB
Alle 18, invece, all’Olimpico il fischio d’inizio del derby tra Roma e Lazio. L’allarme per possibili scontri tra le due tifoserie ha cominciato a suonare forte già da mercoledì sera con l’assalto di un gruppo di romanisti ai danni dei sostenitori olandesi del Vitesse giunti a Roma per la gara di Conference League giocata ieri sera. Poco prima delle 23 una settantina di tifosi giallorossi hanno circondato «Shamrock Pub» in via del Colosseo, un pub solitamente frequentato dagli ultras laziali ma anche ritrovo di molte tifoserie estere, cercando lo scontro con i rivali.
Quella zona, in passato, è stata teatro di incidenti tra romanisti e laziali. Le forze dell’ordine, però, stanno monitorando con attenzione possibili messaggi filo russi. Ecco perché l’arrivo di una cinquantina di ultras del Levski Sofia ha fatto mettere tutti in preallarme. I bulgari sono da tempo gemellati con gli Ultras Lazio. Un gemellaggio che affonda le radici nella politica. I biancocelesti starebbero preparando uno striscione in cirillico per i fratelli del Levski che in occasione del loro derby con il Cska avevano omaggiato i laziali. Non è un segreto che i bulgari abbiano un’ideologia filorussa. Ideologia che abbraccia il pensiero di parte dei biancocelesti. Nel 2018 prima della trasferta in Ucraina per la gara di Europa League contro la Dinamo Kiev i laziali esposero una bandiera del Donbass. Un gesto che non passò affatto inosservato tanto che agli ultras della Lazio fu impedito di andare in trasferta.
MESSAGGI DISTENSIVI
A vegliare sul derby ci saranno quasi duemila agenti, tra poliziotti, carabinieri, finanzieri in tenuta antisommossa e vigili urbani deputati alla regolamentazione del traffico e alla viabilità. Da stanotte scatteranno le bonifiche nell’aree più calde della città. Intanto questa mattina alle ore 11 in Campidoglio il sindaco Roberto Gualtieri e i capitani di Roma e Lazio Lorenzo Pellegrini e Ciro Immobile presenteranno un’iniziativa simbolica di pace proprio in vista del derby di domenica.