Cucchi, il difensore del carabiniere Mandolini: «Tedesco è un bugiardo e un calunniatore»

Cucchi, il difensore del carabiniere Mandolini: «Tedesco è un bugiardo e un calunniatore»
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Mercoledì 6 Novembre 2019, 19:11

Dura accusa dell'avvocato Pieto Frattarelli, difensore del maresciallo Roberto Mandolini nel processo per la morte di Stefano Cucchi. Secondo la difesa, Francesco Tedesco, l'imputato-accusatore che con le sue dichiarazioni ha indicato le responsabilità nel pestaggio di Stefano Cucchi, «è un bugiardo e un calunniatore, è documentalmente dimostrato. Non è quell'angelo che descrivono i suoi difensori». 

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Con riferimento all'accusa di calunnia, per la quale il pm in una delle scorse udienze ha chiesto per Mandolini la declaratoria di prescrizione - si contesta di avere accusato, sapendoli innocenti, i tre agenti della penitenziaria assolti in via definitiva a conclusione del primo processo - «il maresciallo si è limitato a dire quello che sapeva - ha aggiunto Frattarelli - ma questo non integra il reato contestato. Chiedere la prescrizione sarebbe una resa; ma è proprio lo schema giuridico della calunnia che in questo processo non c'è». Il tema delle annotazioni di servizio che sarebbero state cambiate e sostituite è stato poi utilizzato lungamente per precisare alla fine che «Mandolini fece solo una telefonata di sollecito delle annotazioni che ancora erano in fase di redazione. Sappiamo che lui di queste cose non si è mai interessato». Prossima udienza il 12 novembre, quando ci saranno gli interventi dei difensori dei due carabinieri accusati di omicidio preterintenzionale.

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«Si è trattato di accuse gravi e infondate, che altro non fanno che danneggiare il proprio assistito». Così l'avvocato Eugenio Pini, difensore di Francesco Tedesco, l'imputato-accusatore nel processo per la morte di Stefano Cucchi, commenta a fine udienza le parole dell'avvocato Piero Frattarelli con le quali ha definito il proprio assistito un «bugiardo e calunniatore». «Il collega - ha aggiunto Pini - in parte ha discusso su fatti inesistenti e mai entrati nel processo, e in parte ha cercato di addomesticare le evidenze processuali alle proprie esigenze difensive; ma queste sono operazioni che danneggeranno ulteriormente il proprio assistito. In ogni caso, Francesco Tedesco, è ripetutamente venuto in udienza a spiegare i fatti e mettendoci la faccia».

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