Crack tra i giovanissimi, allarme a Prati e Ponte Milvio: sequestrate migliaia di dosi

Crack tra i giovanissimi, allarme a Prati e Ponte Milvio: sequestrate migliaia di dosi
di Marco De Risi
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Sabato 8 Febbraio 2020, 11:34
Migliaia di dosi di crack, la metanfetamina sintetica che fa impazzire erano nascoste in una baraccopoli lungo l'Aniene, vicino la Tangenziale. La sostanza viaggiava per le comitive di Prati ed anche di Ponte Milvio. I minori, pagandola più della cocaina, la consumavano dopo scuola, fumando l'acido in una bottiglietta. Gli agenti del commissariato Prati, diretto da Filiberto Mastrapasqua, avevano già arrestato qualche spacciatore italiano ma era necessario trovare il deposito dello stupefacente.

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A scovarlo, ieri mattina, i poliziotti in borghese che hanno seguito un filippino che da piazza Mazzini si è recato sulla Tangenziale, poco distante da ponte Salario. Un posto dove il degrado regna incontrastato, trasformato per alcuni tratti in latrina. Baracche di lamiera ma anche d'eternit. Lì ci sono diversi campi nomadi che vivono nella totale incuria: zone franche che spargono i loro effetti, microcriminalità e fumi tossici, anche nei palazzi che si trovano a poca distanza.

I poliziotti sono arrivati davanti a una baracca dove era agli arresti domiciliari un filippino di 35 anni con precedenti per spaccio di droga. Nel pavimento di legno, gli inquirenti hanno trovato un sacchetto che custodiva quasi 200 grammi di cristalli. Un valore intorno ai 150.000 euro. In America questo tipo di anfetamina è al numero uno come causa di dipendenza. Il filippino è stato arrestato per l'ennesima volta.

LA PIAGA
Gli investigatori hanno spiegato al magistrato che non era il luogo più opportuno usare la baracca per gli arresti domiciliari. Lo straniero è stato trasferito in carcere. L'inchiesta di Prati continua e presto potrebbe avere nuovi sviluppi: si ricollega a quella del commissariato Monte Mario che ha già arrestato diversi spacciatori di droga sintetica e salvato più di uno studente segnalando ai genitori che il proprio figlio era stato trovato a fumarsi il crack. La droga, è stata portata anni fa a Roma dagli orientali e denominata shaboo.

Gli agenti hanno scoperto che sono anche i minori italiani a usarla. L'inchiesta è iniziata da alcuni controlli della polizia che ha trovato ragazzi in possesso del velenoso cristallo. Basta un solo cristallo. È necessario accenderlo e incastrarlo in una bottiglietta: emana così dei fumi che i consumatori aspirano grazie a una cannuccia. Gli agenti di Prati in più di un'occasione avevano fermato possessori di crack. Da qui la caccia al tesoro con la droga trovata nel degrado più assoluto: le baracche lungo l'Aniene.
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