Velletri, troppi casi Covid a scuola: l'Itis Vallauri chiuso fino al 10 marzo

Velletri, troppi casi Covid a scuola: l'Itis Vallauri chiuso fino al 10 marzo
di Dario Serapiglia
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Sabato 27 Febbraio 2021, 14:00

Da ieri, l’Istituto tecnico industriale statale “Giancarlo Vallauri” di Velletri è chiuso per Covid, in attesa che trascorrano i giorni della potenziale incubazione. La disposizione di chiusura e di riattivazione della didattica a distanza, fino a mercoledì 10 marzo compreso, è stato diffiuso dal Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica della Asl Roma 6, in seguito alla situazione che si è venuta a creare dopo accertamenti sanitari mediante tamponi - tra test molecolari e antigenici - per una decina di positività.

In base ai test, inizialmente erano stati posti in quarantena fiduciaria e isolamento alunni e docenti di tre classi, a scopo precauzionale, a cui, qualche giorno dopo si è aggiunto lo stesso provvedimento per altre quattro classi, per un totale di circa centocinquanta studenti e un paio di decine di unità del personale. Positivi anche tre componenti della compagine dei docenti. La comunicazione con l’ordine perentorio di interrompere le lezioni in presenza e provvedere alla necessaria pulizia e sanificazione di tutte le aree di pertinenza, è giunta nel pomeriggio dell’altro ieri al dirigente scolastico, al referente Covid dello stesso istituto e immediatamente è stata postata sul sito della scuola nonché resa nota agli organi collegiali, mentre il tam tam tra gruppi di studenti e genitori, mediante social e telefoni, ha fatto il resto.

La disposizione, comunque era nell’aria, tanto che alcuni studenti avevano deciso, di propria iniziativa, di non andare a scuola già nella mattina di giovedì 25.

L’intero istituto ha una popolazione scolastica (tra docenti, assistenti, educatori, collaboratori e personale amministrativo di un migliaio di unità, tra cui 700 studenti, tra l’altro provenienti anche da paesi limitrofi - come Giulianello, Nemi, Genzano, Lariano, Artena, Cecchina, Rocca Massima - e quindi obbligati a prendere mezzi pubblici. Ciò, ovviamente, fa aumentare il pericolo di diffusione del virus, unitamente al fatto che gli studenti, nella maggioranza dei casi, non sanno di poter essere contagiosi perché asintomatici. 

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