Cosa dobbiamo temere?
«Che gli asintomatici entrino a contatto con persone fragili, risparmiate dall’ondata epidemica. Con il lockdown abbiamo avuto una riduzione della mortalità ora i più fragili sono a rischio ondate di calore, inoltre la paura ha spinto a rimandare le visite, abbiamo 67 colonscopie rinviate da fare».
Cosa la preoccupa?
«Le persone hanno comportamenti corretti ma a volte anche in ambienti sanitari si tende ad abbassare la guardia. Una minoranza, mi capita di richiamarli. Il virus continuerà a circolare, velocità e carica virale determineranno i problemi da affrontare a ottobre, l’importante è avere dati per una rilevazione quotidiana. La scuola si dovrà attrezzare, i bambini devono imparare a stare in classe in un certo modo».
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