Covid: i dati che confondono i cittadini e quelli che chiariscono le idee: esempi opposti da Monterotondo e Palombara

Alcuni Comuni non pubblicano più i numeri con cadenza regolare

Una dottoressa in un ambulatorio per i vaccini nella sabina
di Luca Lippera
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Domenica 30 Gennaio 2022, 09:22 - Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio, 08:36


C’è parecchia confusione e quasi disorientamento nella Sabina, specie tra Monterotondo e Moricone, molto meno a Montelibretti e Palombara, sui numeri del Coronavirus, al punto che tanti cittadini non capiscono come stiano andando esattamente le cose.  Un esempio di quello che succede in tante altre parte del Paese. Alcuni Comuni non pubblicano più i numeri con cadenza regolare e altri lo fanno senza offrire, a differenza di mesi fa, un quadro d’insieme, un termometro leggibile della realtà. Un esempio è proprio Monterotondo, 41 mila abitanti, sulla Salaria a nord di Roma, la “capitale” dell’area. L’ultimo aggiornamento risale al 9 gennaio, quando il sindaco, Riccardo Varone (Pd), si è limitato a dire via Facebook che c’erano 754 positivi (1,83% della popolazione) citando una comunicazione della Asl Rm5. I casi venivano suddivisi, in un lungo post, per fasce di età e si parlava di un generico dato dei guariti «molto sottostimato». Non si faceva invece cenno, e non lo si è fatto neppure dopo, che all’aumento dei positivi, fortunatamente, non è seguita una crescita proporzionale dei ricoveri e - cosa più importante - neppure dei decessi. Il che è l'unica prova che i vaccini, almeno per un lasso di tempo, funzionano, cosa che può convincere anche gli scettici, con i numeri, non con le parole, a farli. Il primo dato - l'incremento dei casi - senza quello vittime non viene fornito contestualmente non fa che creare allarme e i Municipi non possono non essersene resi conto.

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Non va meglio a Moricone. Il paese ha 2.514 abitanti, è famoso per l’olio d’oliva, la bellezza e le ciliege, e il primo cittadino è Giovanni Battista Pascazi, eletto nel 2019 con un lista civica di centrosinistra. Il Comune tre giorni fa si è limitato a comunicare, sempre sul web, una tabella di aggiornamento: «Positivi: 80». Non una parola né un numero di più. L’hanno vista, a giudicare dai click, una trentina di persone. «Ma scrivere, genericamente, un numero (80), non significa niente - dice un cittadino medico - Questa, in un momento così non è buona informazione. A seconda delle esperienze e delle conoscenze uno può vederci un motivo di allarme ulteriore, può non capire, o magari comprendere la realtà. Ma non tutti sono tenuti a saper interpretare le cifre. Le istituzioni, anche se piccole, hanno un ruolo e dovrebbero spiegare ai loro cittadini-contribuenti senza alimentare la paure». Il dato, per il paese della cittadina, visto che non lo dice nessuno, significa questo: i positivi sono il 3,2% della popolazione, un abitante ogni trenta. Non pochi. Ma, anche qui, nonostante la crescita dei casi, una costante mondiale della variante Omicron, non c’è stata notizia di nuove vittime. Un paio di ricoverati in due mesi.


Molto più efficace la comunicazione a Montelibretti (5.300 abitanti), altro simbolo della Sabina, dove il sindaco e Luca Branciani. Mercoledì il Comune ha pubblicato una tabella chiarissima sul suo sito internet dalla quale chiunque può capire come stanno le cose. I positivi sono 121, il 2,8% dei residenti. Ma i morti sono 2 come da mesi e questo fa comprendere a chi legge, senza fare allarmismi, che c’è uno “scudo”, il vaccino, e che lo scudo è forte. Quindi, detto al altri termini, che la situazione è nettamente migliorata e che chi fa semplice allarmismo non rende un buon servizio ai cittadini-elettori. Stesso discorso per Palombara Sabina (13.200 residenti), guidata dall’avvocato Alessandro Palombi, che dà prova da mesi di mettere a disposizione notizie che informano senza creare patemi. I positivi, dati Asl Rm5, ora sono 577, il 4,4% della popolazione. Il numero dei deceduti è fermo a 9. L’ultimo, un anziano, a ottobre. 

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