Covid, Andreoni: «La strategia di aprire e chiudere non funziona, il virus così varia più velocemente»

Massimo Andreoni avverte: «La strategia di aprire e poi chiudere non funziona. Il virus così varia più velocemente»
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Giovedì 4 Marzo 2021, 15:09

I numeri dei contagi sono sempre più preoccupanti. E se la vaccinazione non procede spedita, si rischia che il virus diventi più resistente. Il prof. Massimo Andreoni, Direttore scientifico della Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali e Primario di Malattie Infettive al Policlinico Tor Vergatachiede di essere «più rigidi» con le misure.

Gli ospedali si stanno riempiendo

Intervistato da Gli Inascoltabili in onda su Nsl Radio, analizzando l'attuale situazione Andreoni ha detto che teme una nuova rapida diffusione del Covid. «Il mio tono di preoccupazione rispecchia quello che sento. Per la variante inglese siamo arrivati al 60% di presenza fra tutti gli isolati in Italia. Ci aspettavamo una variante del virus che prendesse il sopravvento sulle altre varianti che stanno circolando e questo ha corrisposto a un aumento dei nuovi casi e questo vuol dire che nuovamente gli ospedali, soprattutto al Nord e al Centro, si stanno nuovamente riempiendo così come le terapie intensive e questo ci preoccupa»

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Vaccinare di più

Per il professore di Tor Vergata bisogna vaccinare di più. «Il virus tende già a mutare e acquisire nuove caratteristiche, nel caso inglese la maggiore trasmissibilità, quello che dobbiamo evitare è che il virus in queste trasformazioni acquisisca la capacità di essere più resistente ai vaccini.

E questo può accadere in un momento in cui noi stiamo iniziando a vaccinare ma non vacciniamo un numero sufficiente di persone in maniera molto rapida»

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I dubbi sulla strategia per contenere il virus

Il Direttore scientifico della Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali non condivide totalmente la strategia adottata dal Governo per contenere il virus. «Si trattava di fare delle scelte. La scelta che è stata fatta in Italia è stata quella d’inseguire la pandemia: man mano che si diffonde chiudiamo un po’ di più se l’epidemia va un pochino indietro noi apriamo un po’ di più. Questo può essere un sistema per gestirla, ma in questa fase è un sistema pericoloso perchè permette al virus di variare maggiormente con varianti come quella brasiliana e inglese che rispondono già un pochino meno al vaccino. Certamente il lock-down è il sistema migliore in assoluto per controllare un’epidemia, chiudendo 2 - 3 settimane si porta il numero di casi il più basso possibile e a quel punto puoi tornare a fare il contact tracing più facilmente rispetto a quando hai 20000 nuovi casi al giorno. Mentre fino a poco tempo fa poteva essere una scelta accettabile in questo momento sta diventato pericolosa. Se si generasse una variante resistente ai vaccini è vero che abbiamo la tecnologia per adattare i vaccini ma vuol dire anche aver reso inutili 5 milioni di vaccini fatti fino adesso e dover ripartire tutto da capo. Quindi in questo momento dovremmo essere più rigidi»

 

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