Covid Lazio, crescono i contagi: arriva il drive-in h24. Altri 2 autisti positivi

Covid Lazio, crescono i contagi: arriva il drive-in h24. Altri 2 autisti positivi
di Lorenzo De Cicco e Alessia Marani
4 Minuti di Lettura
Giovedì 27 Agosto 2020, 00:50

Tornano a salire i casi di Covid nel Lazio (+13% in 24 ore) e i medici si preparano ad un weekend con oltre 5mila arrivi dai paesi a rischio, solo negli aeroporti. Ecco perché a breve sarà attivato il primo drive-in h24: nascerà nel parcheggio “lunga sosta” di Fiumicino, sarà gestito dalla Croce rossa, e lì saranno direzionati anche i viaggiatori sbarcati a Civitavecchia dalla Sardegna col traghetto.

LEGGI ANCHE Covid Lazio, la metà dei nuovi contagi arriva dalla Sardegna. Ma tra le Regioni manca ancora un accordo

Ieri i nuovi contagi sono stati 162, di cui 121 solo a Roma, un decesso. Due giorni fa i contagi nel Lazio erano stati 143. La crescita, appunto, è di oltre il 13%. Si tratta in gran parte di persone di ritorno da altre località, il 45% ha un link diretto o indiretto con la Sardegna. All’Atac intanto i dipendenti positivi al Covid-19 sono diventati 3: dopo una batteria di tamponi ad autisti e operai in servizio nella rimessa di Portonaccio - qui lavorava il primo conducente infettato - sono risultati positivi due colleghi. L’azienda ha messo in quarantena 59 dipendenti, 20 si sono auto-isolati dopo essere tornati dalle vacanze in Grecia, Spagna, Croazia o Malta, in attesa del referto del test.
Nonostante l’aumento dei malati, l’indice RT del Lazio «decresce per la seconda settimana consecutiva, con un valore pari a 0.42, dovuto ai casi importati e asintomatici - spiega l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato - È buona la capacità di monitoraggio e di indagine sui contatti», è convinto. Nell’ultima settimana è anche quadruplicato il numero dei tamponi effettuati ai drive-in. 

Aumentano i test ma cresce anche la tensione. Ieri mattina, accese proteste da parte degli immigrati ospiti del centro d’accoglienza “Mondo Migliore” hanno agitato Rocca di Papa. Un gruppo di stranieri ha provato a forzare i cancelli per uscire e interrompere così la quarantena dovuta alla presenza di alcuni positivi. «Quattro poliziotti sono finiti al pronto soccorso - afferma Fabio Conestà del Mosap - la situazione è delicata, servono rinforzi del Reparto mobile». La protesta, per fortuna, alla fine è rientrata. 
Trenta pompieri della caserma di Campagnano intanto sono in isolamento in attesa del tampone: un addetto del servizio mensa è risultato positivo al Coronavirus. L’uomo, di Cesano, era tornato al lavoro dopo le ferie in Sardegna e aveva ripreso a servire ai tavoli senza sottoporsi al test. «La caserma è stata sanificata – fa sapere il sindaco di Campagnano, Fulvio Fiorelli - e ora riapre con il personale proveniente dalla Capitale».

CODE AI DRIVE-IN
I dati di ieri confermano la centralità dei controlli sugli spostamenti. Grazie ai tamponi in aeroporto e nei drive-in, sono stati rintracciati altri positivi provenienti da Grecia, Croazia e Spagna, in particolare da Ibiza, ancora. I drive-in, le piazzole sanitarie allestite in parchi e ospedali, però sono sotto stress. Migliaia di automobilisti da analizzare ogni giorno. E la fase più critica deve ancora arrivare: «Sarà un altro weekend complicato, con migliaia di arrivi», dicono dall’Uscar (Unità Speciale di Continuità Assistenziale Regionale), che sta gestendo le analisi Covid ai vacanzieri di ritorno. «I centri più affollati sono quelli di Labaro e del Santa Maria della Pietà», racconta il responsabile dell’unità, Pier Luigi Bartoletti. Anche Civitavecchia rischia di andare in sofferenza, a questo servirà il nuovo drive-in nell’area “lunga sosta” di Fiumicino. Sarà operativo entro il fine settimana e lavorerà senza soluzione di continuità, notte e giorno, per smaltire le code e fare più tamponi possibile. Tamponi rapidi, col risultato che arriva in 30 minuti.

I TRAGHETTI
Per la Sardegna, la Pisana è convinta che sia fondamentale prevedere i test all’imbarco, non all’arrivo. In modo da intercettare i casi a monte, prima che i passeggeri positivi salgano sul traghetto, col rischio di trasformare le navi in focolai. «Si aspetta la firma dell’accordo di reciprocità con la Regione Sardegna e il governo», faceva sapere ieri l’unità di crisi del Lazio.

ha collaborato Chiara Rai
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA