Un settore in ginocchio che torna a chiedere aiuto dopo l'Sos lanciato al presidente del consiglio Mario Draghi e a alcuni ministri. «Si pensa solo alle grandi catene di alberghi, i più piccoli - come i proprietari e gestori di affittacamere di Roma - stanno chiudendo, bisogna agire presto. Lo Stato ci abbandona». Il grido di allarme arriva dal Comitato spontaneo Albergatori Romani (rappresenta oltre 7000 posti letto su Roma distribuiti tra piccoli alberghi e affittacamere); chiede gli aiuti necessari per tutelare le piccole e medie imprese che costituiscono la maggioranza del settore.
«Gli alberghi italiani si trovano in grandissima difficoltà: chiusi ormai di fatto da un anno, non vedono arrivare gli aiuti più volte richiesti, mentre le associazioni di categoria continuano a rappresentare principalmente le necessità di pochi grandi gruppi alberghieri che, nella maggior parte dei casi, dispongono di asset immobiliari consolidati, dimenticandosi della piccola e media impresa - afferma la Presidente del Comitato Barbara Nardelli - Abbiamo bisogno ora che il nuovo decreto, il cui scostamento di bilancio è stato già approvato dal governo Conte, eroghi immediatamente i fondi perduti rafforzati, il credito di imposta all’80% per gli affitti per aiutare gli alberghi a superare una crisi senza precedenti, di cui non si ha memoria neanche in tempo di guerra. Attualmente il 70% degli alberghi italiani è in affitto, mentre il 30% è di proprietà; senza gli aiuti richiesti la maggior parte chiuderà».
«In tutto questo le associazioni di categoria hanno dimostrato di essere obsolete e distaccate dalla realtà: continuano a chiedere come primi aiuti necessari solo i mutui e prestiti agevolati a 20 anni e bonus 110% per le ristrutturazioni, aiuti che andrebbero solo al 30% degli alberghi di proprietà, facendo così passare in secondo piano le altre misure necessarie per la maggioranza degli albergatori, soprattutto i più piccoli – continua - La logica “Mors Tua Vita Mea “ appare per noi assolutamente superata e inopportuna: mai come oggi questa pandemia ha insegnato a tutti un nuovo e meraviglioso paradigma, unica chiave possibile di successo che è quella della cooperazione.