Roma, la rinascita di Corviale: «Ecco il cantiere green». Ricostruiti 102 appartamenti

Roma, la rinascita di Corviale: «Ecco il cantiere green». Ricostruiti 102 appartamenti
di Fabio Rossi
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Sabato 17 Aprile 2021, 10:40 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 23:44

Un quartiere che rinasce da quello che era diventato il simbolo del suo degrado: a Corviale la Regione ha avviato «il più grande cantiere urbano di green economy» in corso in Italia. Un progetto che parte dalla ristrutturazione completa del quarto piano del Serpentone: quello inizialmente destinato alle zone di servizio ma poi subito occupato da 110 famiglie, che vi hanno creato altrettanti alloggi abusivi. Qui si abbatteranno le case abusive e si procederà con la ricostruzione di 103 nuovi appartamenti. Il progetto di ristrutturazione seguirà i dettami della eco-sostenibilità con il recupero delle aree condivise, la creazione di giardini pensili e coinvolgerà anche la chiesa-fantasma, un luogo destinato al culto ma occupato e mai entrato in funzione per la comunità delle settemila anime del Serpentone. «Dopo oltre 35 anni Corviale diventa il più grande progetto di rigenerazione green d'Italia, forse d'Europa - sottolinea Nicola Zingaretti - È un esempio di come le periferie possono cambiare e diventare un valore aggiunto per le città. Grazie agli interventi della Regione e dello Stato, Roma può vincere la sfida dell'innovazione».


IL PROGRAMMA
I lavori prevedono, tra le altre cose, la ristrutturazione delle 5 sale condominiali, il risanamento del piano interrato e delle autorimesse, una nuova piazza su via Poggio Verde, la risistemazione di locali commerciali occupati, da destinare a laboratori artigiani e atelier artistici. Poi c'è la parte che riguarda direttamente l'efficientamento energetico: la realizzazione del tetto verde, con funzioni climatico-ambientali, e la formazione di un giardino aromatico con finalità didattiche; la coibentazione degli edifici con cappotto termico e nuovi infissi; la razionalizzazione dei consumi con risanamento del sistema idraulico; l'illuminazione del quarto piano e delle scale di accesso principali; la realizzazione di un impianto fotovoltaico. «Un grazie particolare va ai cittadini del quartiere che, con il loro fondamentale contributo, sono stati la spinta per ottenere questi importanti risultati», dice il governatore del Lazio.

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LE NOVITÀ
Uno tra i cambiamenti di maggiore impatto visivo che interesseranno il Serpentone sarà la realizzazione del Piano verde, caratterizzato proprio da questo colore, con logge arboree e grate con rampicanti che renderà evidente il nuovo intervento rispetto al vecchio edificio. Sul fronte della sicurezza si interverrà in primis sul piano interrato, per poi procedere con l'installazione di sistemi anti-intrusione, impianti di sicurezza e di videosorveglianza e un presidio di assistenza sanitaria.

Al posto dei cinque ingressi precedenti, si entrerà da 27 nuovi atri, dotati di ascensori, direttamente a livello della strada. Il percorso pedonale che riunirà gli atri sotto la pensilina sarà aperto e visibile dalla strada, divenendo così più vivibile e sicuro. Lo spazio della piazza sarà organizzato da quattro grandi piattaforme a diversi livelli, collegate tra loro da gradoni e rampe, e sarà animato dai nuovi negozi e caffè, con spazi verdi e pavimentati. Una rampa collegherà il complesso all'ambiente: da via Poggio Verde si potrà accedere direttamente al parco retrostante. «Corviale cambia volto e diventa il più grande programma italiano di rigenerazione urbana ed efficientamento energetico - spiega Massimiliano Valeriani, assessore regionale alle politiche abitative - Prima c'era chi pensava che l'unica soluzione fosse demolirlo, mentre ora abbiamo avviato una nuova stagione di investimenti e partecipazione per favorire maggiori servizi e più spazi di socialità e inclusione per tutti i residenti».


LA STORIA
Nel progetto iniziale il palazzo - lungo un chilometro e tirato su a partire dal 72 dall'architetto Mario Fiorentino - era diviso in sei lotti: ognuno doveva essere dotato di sala condominiale per le attività comuni. Inoltre, erano previsti una sala per le riunioni, un anfiteatro all'aperto (questo è stato realizzato), scuole, laboratori artigianali e un piano, il quarto, dedicato agli esercizi commerciali. La realtà si è poi trasformata in una storia di abbandono e degrado - dove gli immobili occupati sono diventati anche negozi e attività professionali - e di piani di recupero bloccati sul nascere. Ora, finalmente, è partita la rinascita.
 

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