Corso Trieste, via tutti i pini: «Malati e a rischio crollo»

Corso Trieste, via tutti i pini: «Malati e a rischio crollo»
di Laura Bogliolo
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Giovedì 16 Gennaio 2020, 09:57

Tutti i pini di corso Trieste sono a rischio crollo e saranno abbattuti. Lo aveva anticipato molto tempo fa Il Messaggero, denunciato il II Municipio e ora è il Campidoglio ammette: «Quegli alberi vanno abbattuti». Sono malati, colpiti da un maledetto fungo, altri arrivati a fine vita, ciondolano, crollano nella tempesta della mancata manutenzione del verde. I romani in realtà si erano accorti da tempo che quegli alberi erano a rischio, lo hanno constato de visu quando sono stati sfiorati dai loro rami e tronchi più volte. L'ultima lunedì scorso quando un'enorme parte di un albero si è abbattuta su un'auto guidata da una donna. E ancora quando il 22 dicembre un maestoso ma malconcio pino è crollato vicino alla stazione metro Annibaliano. Anche lo storico liceo Giulio Cesare a febbraio dello scorso anno è stato colpito da uno dei pini, in pieno giorno, alle 11 del mattino, quando era affollato di studenti.

«Il Dipartimento per la Tutela Ambiente del Campidoglio ci ha comunicato che i pini di corso Trieste sono tutti a rischio e dovranno essere abbattuti» spiega Francesca del Bello, presidente del II Municipio. La confessione è avvenuta durante un vertice richiesto dalla minisindaca sulla situazione definita «critica» delle alberature del territorio (30 mila piante, solo 18 giardinieri) e in particolare sulla tenuta dei 157 pini che svettano su corso Trieste e sui quali più volte il Municipio aveva lanciato un allarme rimasto inascoltato. «Ci hanno detto che il monitoraggio effettuato dal Campidoglio già segnalava situazioni critiche - spiega Del Bello - in questi giorni il Dipartimento ha effettuato altre verifiche tecniche sugli arbusti». Quindi il verdetto: i pini di Roma cantati da Antonello Venditti, studente del Giulio Cesare di corso Trieste, stavolta sono stati spezzati dalla vita, o meglio dalla trascuratezza. Il 27 settembre del 2017 il Campidoglio annunciava trionfalmente l'avvio del monitoraggio di 80 mila alberi e l'allora assessore Montanari citava proprio corso Trieste. La tecnica usata per le verifiche (a vista), però, si è rivelata fallimentare: fusti promossi poi crollati, altri da abbattere lasciati precipitare. La scorsa estate il Municipio aveva chiesto aiuto anche a Prefettura ed Esercito dopo gli Sos lanciati al Campidoglio rimasti lettera morta. I risultati del monitoraggio dopotutto non sono mai stati comunicati, neanche ieri. Corso Trieste quindi cambierà volto, sarà diverso lo skyline, ma le variazioni avverranno con il tempo. «Intanto si inizierà subito con la messa in sicurezza delle piante più a rischio, con gli abbattimenti più urgenti, poi ripenseremo la strada cercando di recuperare anche lo schema storico delle aiuole» aggiunge del Bello. Nel piano del Municipio e del Campidoglio c'è una parola d'ordine che guiderà ogni mossa: sostituzione. «I pini, soggetti a troppe sollecitazioni per il passaggio di bus e auto, verranno ovviamente sostituiti con altre piante, si deciderà tutto insieme alle associazioni di quartiere e ai commercianti». Ieri intanto tanti rami e tronchi occupavano ancora lo square centrale, schiaffeggiando ancora una volta il decoro del quartiere. Del Bello si dice «molto soddisfatta della riunione, il Comune si sta attivando per la messa in sicurezza». Il Municipio, vista l'emergenza, aveva chiesto di coinvolgere la Protezione civile con la quale il Campidoglio ha siglato un Protocollo, ma gli interventi per ora riguarderanno i fusti nei giardini delle scuole. Corso Trieste, quindi, avrà una nuova vita, sempre verde, e una cosa è certa: mai più pini, troppo pericolosi se abbandonati.
 
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