Roma come il Far West: spari e paura a Corso Francia, i ladri inseguiti avevano orologi negli slip

Roma come il Far West: spari e paura a Corso Francia, i ladri inseguiti avevano orologi negli slip
di Marco De Risi e Alessia Marani
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Lunedì 11 Novembre 2019, 09:00 - Ultimo aggiornamento: 09:41

Domenica da Far West nella Capitale. L'inseguimento, lo sparo in aria, i banditi che non si fermano all'alt della polizia, invertono la marcia e vanno a scontrarsi contro una volante arrivata in aiuto ai colleghi. Due agenti restano lievemente contusi, i fuggiaschi finiscono in manette, ferita una delle vittime dello scippo. La scena si consuma sotto gli occhi impietriti - e impauriti - di decine di passanti e automobilisti che si trovavano nello stradone che attraversa alcuni dei quartieri più signorili di Roma Nord. Lo stesso passato alla ribalta delle cronache per il distributore di benzina rivelato una sorta di quartier generale per Massimo Carminati & Co., come risultato dalle intercettazioni nell'inchiesta di Mondo di Mezzo.

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LA DINAMICA
Sono le 12 nella Capitale. I falchi della Squadra Mobile, ossia agenti in borghese in sella alle moto, intercettano nei pressi di piazza Euclide, ai Parioli, due vecchie conoscenze: Francesco Ragniolo e Bruno Turco, entrambi di 36 anni, napoletani, pluripregiudicati specializzati nelle rapine in trasferta di orologi preziosi. Poco prima era arrivata la segnalazione di un doppio scippo in zona, prima ai danni di un avvocato in via Ferrari (ferito al polso, prognosi: 10 giorni) e di un anziano che era in compagnia della moglie, sul lungotevere, in Prati. Così gli agenti dell'Antirapina cominciano a perlustrare la zona finché i falchi non sorprendono i due mentre parcheggiano gli scooter per salire insieme su un altro: una mossa tipica dei rapinatori a caccia di orologi.

DUECENTO IDENTIKIT
La Squadra Mobile, a Roma, ne ha identificati 200, tutti pendolari dal rione Sanità e dai Quartieri spagnoli. E si lanciano nell'inseguimento tra le auto e i pedoni. I balordi prendono il viadotto di Corso Francia e accelerano verso la via Cassia. Nell'area confluiscono diversi equipaggi della polizia, con l'intento di bloccare le vie di fuga dello scooter. Un agente scende dall'auto, intima un secondo alt, ma in tutta risposta Ragniolo e Turco danno ancora gas e tentano di investirlo. A quel punto è stato esploso un colpo in aria a scopo intimidatorio. La moto ha, quindi, improvvisamente fatto una inversione a U, imboccando contromano la laterale finendo per schiantarsi proprio con una volante della polizia in via Bodio, una stradina in discesa. Addosso ai due napoletani - già arrestati dalla Mobile per identici reati - i falchi hanno trovato due Rolex, nascosti negli slip. Orologi di cui non hanno saputo spiegare la provenienza.
In quei momenti la paura è stata tanta. Molte persone si sono radunate sui marciapiedi per capire cosa stesse succedendo. Per qualcuno è «una tragedia sfiorata perché è una strada dove abitualmente camminano famiglie con bambini e anziani». In Corso Francia c'era anche Monica Picca, consigliere municipale della Lega e in passato candidata presidente al Municipio di Ostia. «Ero sulla carreggiata centrale - racconta Picca - e mi stavo recando a un appuntamento di lavoro. È accaduto tutto in pochi minuti. Ho sentito le sirene delle volanti e poi un gran caos. Motorini in fuga, l'inseguimento delle volanti della polizia, il rumore dei proiettili e la mia macchina che è stata coinvolta nell'incidente, finendo fuori strada. Per fortuna, c'erano le forze dell'ordine: sono stati degli angeli».

RECIDIVI
Ragniolo venne arrestato a 19 anni a Napoli per avere strappato dal polso di un turista milanese un orologio di marca; nello stesso anno (era il 2003) Turco fu sorpreso a Milano dalla polizia dopo avere rapinato un orologio del valore di 15mila euro con la tecnica dello specchietto: un complice era passato prima chiudendolo e il malcapitato aveva tirato fuori il braccio per rimetterlo a posto. L'anno prima, sempre Turco, venne fermato a Roma, in Prati. Stesso quartiere in cui fu sorpreso ad agire, nel 2011 anche Ragniolo, il quale venne arrestato anche per una serie di colpi analoghi all'Eur nel dicembre del 2014. Per quel raid, il rapinatore nel marzo di quest'anno, era stato condannato a sette anni di carcere. Ma tra benefici di pena e buona condotta ieri era già libero di scorrazzare di nuovo a Roma.

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