Gaia e Camilla, il dolore dei genitori: «Dramma di tutti, niente vendette»

Gaia e Camilla, il dolore dei genitori: «Dramma di tutti, niente vendette»
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Martedì 24 Dicembre 2019, 09:19 - Ultimo aggiornamento: 11:51

I genitori di Camilla, assediati da un dolore immenso, dedicano anche un pensiero alla famiglia di Pietro, il ragazzo che guidava il Suv. «Non vogliamo vendetta, solo giustizia», spiegano. La madre di Gaia è disperata e lancia un appello perché non si trovano più il portafogli e le chiavi della sedicenne morta con l'amica di sempre a Corso Francia. Non si trova lo smartphone dove erano conservati frammenti della sua vita, le foto, i video, l'ultimo messaggio alla mamma.

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DESTINI
Il padre di Gaia nel 2011 ebbe un incidente stradale con la moto e da allora è su una sedia a rotelle. «Da quel giorno ho trovato la forza per andare avanti perché volevo restare vicino a mia figlia. Ora lei non c'è più». Vicino al guardrail di corso Francia, sul lato destro andando verso il centro, decine di fiori e biglietti ricordano Camilla e Gaia, sedicenni di Collina Fleming, travolte e uccise nella notte tra sabato e domenica. La processione di compagni di scuola, amici, coetanei, è senza fine, ogni tanto vedi arrivare dei ragazzini, con dei fiori in mano, si fermano, lasciano bigliettini, pupazzi, la foto delle elementari, la foto della gita scolastica ad Avignone, un cuore rosso, un pupazzo di Babbo Natale. Sullo sfondo, sul cavalcavia, hanno messo uno striscione «Gaia e Camilla sempre con noi» e fa tenerezza: i ragazzi che l'hanno scritto si devono essere accorti di avere preso male le misure e «con noi» è stretto stretto, ma rende ancora più spontaneo e forte il loro desiderio di ricordare le amiche che non ci sono più.

 



DISPERAZIONE
Marino Romagnoli, papà di Camilla, circondato ad alcuni parenti, nel tardo pomeriggio, quando fa buio, percorre via Serra fino a casa e va lentamente, perché lì ci si conosce tutti e in molti si fermano a parlare con lui, a implorarlo di farsi forza. «Sono disperato, disperato - sussurra - devo pensare che un angelo è venuto e l'ha portata in cielo, altrimenti non ce la si fa ad andare avanti». Non si dà pace anche la sorella ventenne di Camilla, studentessa universitaria. Poche ore prima Marino Romagnoli, la moglie e la mamma di Gaia hanno portato dei fiori in quello che è diventato il luogo del ricordo in corso Francia. La madre di Gaia, in lacrime, ha lanciato un appello a tutti coloro che sono passati da corso Francia la notte dell'incidente: «Chiunque abbia ritrovato il cellulare di mia figlia, lo consegni alle forze dell'ordine. È un iPhone 8 rosso, con la cover rossa, purtroppo Gaia quella sera non aveva con sé la borsa, ma aveva tutto in tasca. Chiunque abbia ritrovato effetti personali delle ragazze per favore li riconsegni». Il padre di Gaia, ha spiegato al suo avvocato Giovanni Maria Giaquinto: «Adesso non ho ragioni per andare avanti, Gaia era la mia forza dopo l'incidente che avevo subito». I genitori di Camilla si sono affidati all'avvocato Cesare Piraino. «Voglio giustizia, non vendetta» ripete la madre. Alla sera arrivano i risultati dell'esame esterno dei cadaveri disposto dalla procura: Camilla e Gaia sono morte sul colpo, non sono state colpite da altre automobili dopo essere state travolte dal suv.

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