Coronavirus Roma, navette per gli uffici e ritorno della Ztl. Piano per la fase due: «Meno auto in Centro»

Coronavirus Roma, navette per gli uffici e ritorno della Ztl. Piano per la fase due: «Meno auto in Centro»
di Francesco Pacifico
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Giovedì 14 Maggio 2020, 09:24

Da lunedì più metro e più bus. E ritornano gli ausiliari del traffico per controllare il pagamento del parcheggio sulle strisce blu. Entro luglio, poi, dovrebbero partire le prime navette per portare dai parcheggi di scambio ai loro uffici almeno 50mila dei 700mila dipendenti ministeriali e delle grandi aziende che gravitano sulla Capitale. E che sono soliti andare al lavoro con la propria auto. Nella speranza di decongestionare il traffico del Centro. Anche se gli esperti reputano, in termini di difesa dal contagio da Covid, più sicuro utilizzare la macchina che i mezzi pubblici.

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«Questa raccomandazione - spiega l’epidemiologa dell’università Sacro Cuore Gemelli, Patrizia Laurenti - è prevista in molti documenti dei mobility manager delle principali imprese per organizzare la logistica nella fase 2. Certamente, in questo modo, si riducono i rischi di assembramento e di ammalarsi».
Con la riapertura dei negozi, da lunedì prossimo, i cittadini (romani e non tornano) in circolazione a Roma saranno quasi 1,2 milioni. Nella giornata di oggi, in un vertice tecnico tra Comune e Regione, si delineerà la strategia per evitare assembramenti, che non riguarderà soltanto l’obbligo di mascherina, i posti contingentati e il distanziamento sui mezzi, il controllo alle stazioni e ai capilinea. Atac, al riguardo, è già pronta per anticipare tra le 4.30 e le 5 del mattino l’avvio delle corse dei bus che collegano il centro alla periferia. Si riattiverà a breve anche il servizio notturno e le vetture in circolazione saranno oltre 1.300, mentre il Comune ha già stretto dei preaccordi con i vettori di pullman turistici, per utilizzare circa 100 mezzi delle loro flotta, quando le vetture di Atac non sono sufficienti.

Sarà rafforzata anche la Metro. La municipalizzata ha richiamato i macchinisti in ferie e li ha concentrati sulla fascia oraria tra le 5.30 e le 9 del mattino per poter garantire un treno ogni 3-4 minuti. Novità anche sul fronte dei controlli: gli addetti, circa 500, sono stati per la stragrande maggior parte collocati nel primo turno per verificare assieme ai volontari della protezione civile il contingentamento e distanziamento sulle banchine. Sempre da lunedì la municipalizzata ha richiamato dalla solidarietà un centinaio di ausiliari del traffico, che torneranno a elevare multe a chi non paga il parcheggio sulle strisce blu.

Queste le misure sul breve tempo. Perché poi ci sarà da decidere il destino delle Ztl come quelle di Trastevere, Tridente e Centro Storico: disattivati i varchi fino a fine mese, il Comune è dell’idea di riaprirli già da giugno, anche sfidando le ire dei commercianti. Ma il Campidoglio guarda anche al Car pooling, la condivisione delle vetture, usando però navette e non auto private per ridurre il traffico in Centro. Palazzo Senatorio ha scritto ai mobility manager dei ministeri e di tutte le grandi aziende presenti su Roma per lavorare assieme a una nuova modalità di trasporto dei loro dipendenti. Parliamo di un bacino potenziale di almeno 700mila persone.

La proposta del Campidoglio è semplice: il travet arriva con la sua auto a un parcheggio di scambio e qui trova un bus privato (anche quelli piccoli che di solito scarrozzano i turisti e che oggi sono fermi per l’emergenza Covid) che lo porta al lavoro e poi, a fine turno, lo riporta indietro. Oltre che per il Centro, questo esperimento sarà replicato anche all’Eur, con un presidio verso piazza Navigatori. La giunta punta a lanciare le prime navette già a luglio. Va avanti il lavoro di Palazzo Senatorio sul fronte della mobilità in sharing. Dopo aver azzerato i canoni per le compagnie di condivisione di auto, biciclette e monopattini per aumentare i mezzi a disposizione, si stanno per creare parcheggi sulle strisce blu (si parla di “strisce lilla”) destinati al car sharing.

Già oggi questo tipo di vetture non paga il grattino, ma l’obiettivo del Comune è quello di creare dei posteggi sharing, alla stregua di quelli dei taxi, vicino ai parcheggi di scambio, sul Lungotevere o presso le stazioni più importanti per garantire di trovare sempre un’auto.

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