Castel Gandolfo, turista belga bloccata sul lago: viveva in auto in attesa della fine dall'epidemia

L'anziana turista belga vicina alla sua auto
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Giovedì 9 Aprile 2020, 09:39 - Ultimo aggiornamento: 09:47

Vagava da circa un mese con la sua auto station wagon in giro per l’Italia aspettando che finisse l’emergenza coronavirus per fare ritorno nel suo paesino in Belgio. Ormai viveva in solitudine e in auto, Noelle, settantenne belga, alla guida di una vettura strabordante di vestiti ed effetti personali. Quando gli agenti della polizia locale l’hanno trovata sul lungolago di Castel Gandolfo, la donna, aveva già collezionato, in altre regioni, due sanzioni per inottemperanza al decreto covid-19 per cui è vietato uscire di casa. Ma lei a casa non riusciva a tornare e allora ha iniziato a muoversi da una località a un’altra, spostandosi ogni tot giorni in attesa di poter tornare in Belgio. Il lieto fine è arrivato quando l’anziana è stata fermata dalla polizia locale del corpo di Albano e Castelgandolfo. Il comandante Mauro Masnaghetti si è preoccupato per la donna: «Abbiamo ritenuto – dice - che fosse importante verificare con l’ambasciata belga a Roma il motivo per cui la donna non poteva tornare. Effettivamente la signora aveva bisogno di aiuto. L’ambasciata le ha trovato un albergo, un passaggio aereo e ha avvertito i figli. L’abbiamo rifocillata offrendole da bere e da mangiare e fornendole tutte le indicazioni per raggiungere Fiumicino e poi per imbarcarsi per Bruxelles garantendole assistenza fino a che non fosse arrivata a destinazione».

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Anche la sua auto, una Skoda Roadster, le sarà in qualche modo restituita. Noelle, viaggiatrice esploratrice ed escursionista solitaria, era partita circa un mese e mezzo fa da un paesino in provincia di Bruxelles per girare l’Europa in macchina. Era arrivata in Liguria attraverso la Francia e poi aveva proseguito a scendere. Ex avvocato in Belgio, una donna in forma con un viso sorridente, ama fare lunghi viaggi in tutto il mondo ed era diretta in Africa a suo dire. Tanta voglia di gironzolare in un momento in cui la pandemia non ha risparmiato nessuno con frontiere chiuse in alcuni paesi e impossibilità di muoversi con libertà. Ciononostante lei ha preso la sua malconcia ma solida vettura, si è armata ed è partita. Le sue condizioni di salute sono apparse buone nonostante la stravaganza e caratterino della signora: particolare, solitaria, vagabonda. Ma dal punto di vista gienico sanitario invece, il fatto che Noelle dormisse in macchina, la portava a vivere in condizioni molto precarie e difficili soprattutto per una donna della sua età. Dopo un mese e mezzo che vagava in Italia, si è fermata sul lungolago di Castelgandolfo, da lei definito posto incantevole, e lì ha incontrato dei veri e propri angeli che l’hanno capita e soprattutto hanno compreso il suo disagi e volontà di rimettere piede a casa sua. Se si fossero fermati solo per multarla, la turista belga si troverebbe ancora a vagare per l’Italia in attesa che finisca questo brutto momento. Nelle ha ringraziato a lungo gli agenti della municipale per la grande gentilezza avuta nei suoi confronti: «Non riuscivo a tornare, grazie». Anche questa una bella storia ai tempi del coronavirus.

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