«Il Tricolore, la bandiera dell'Italia, è un simbolo di tutti e anche un vincolo nell'agire delle istituzioni». Lo ricorda oggi, a poco più di un anno dall'esplosione dell'epidemia di Coronavirus, il Prefetto Francesco Tagliente, 71 anni, nato in Puglia, Questore di Roma, la Capitale, dall'agosto del 2010 al giugno del 2012. «Il Tricolore - scrive Tagliente sul quotidiano di informazione giuridica "Filidiritto" - è accolto dalla Costituzione tra i principi fondamentali (art.12). Ha primato gerarchico rispetto a ogni altro vessillo, partecipa all’assetto costituzionale, tanto da valere anche come vincolo all’agire delle istituzioni stesse e degli altri soggetti dell’ordinamento incaricati di funzioni pubbliche». La riflessione sul Tricolore, che riporta alla mente le "battaglie" sui simboli dell'Italia portate avanti dall'ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, al Quirinale dal 1999 al 2006, morto quattro anni fa, riporta all'attenzione «l'esigenza di prevedere una sanzione per chi viola le prescrizioni previste dal Regolamento sulla disciplina dell’uso delle bandiere».
La sollecitazione al rispetto della bandiera italiana viene portata avanti da tempo dall'Ancri (Associazione Nazionale insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica) che cerca di promuovere con diverse iniziative «il rispetto dei principi e dei valori «fondanti» della Repubblica con il progetto “Decoro del Tricolore”. «La bandiera e l’inno nazionale - ricorda Tagliente - sono gli elementi simbolici primari dell’identità nazionale».