Coronavirus Roma, Lo Spallanzani-due alla Columbus, da lunedì nuovi posti per l’emergenza

Nuovi posti per l'emergenza coronavirus alla Columbus
di Barbara Carbone
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Sabato 14 Marzo 2020, 12:24
A Roma crescono i nuovi contagi da Covid 19 ma la città, dinanzi all’emergenza annunciata, non si è fatta trovare impreparata. Da lunedì sarà operativo il Columbus Covid 2 Hospital, la struttura ospedaliera nata dalla partnership della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS con l’Eni. La realizzazione di un ospedale in grado di aiutare Roma e il Paese nella lotta contro il Coronavirus, annunciata lo scorso 6 marzo alla Regione Lazio, è diventata in tempi record, realtà. Saranno subito operativi 21 posti letto di Terapia intensiva e 28 posti letto singoli dedicati alle degenze ordinarie. Tra 72 ore verranno trasferiti lì i primi contagiati da Covid 19 attualmente ricoverati in aree protette del Policlinico Gemelli.

Il Columbus Covid 2 andrà a supportare l’hub Regionale, Ospedale Spallanzani nel fronteggiare l’emergenza sanitaria in atto. «Siamo grati a Eni e riconoscenti per la sensibilità e la generosità dimostrata in questa emergenza sanitaria mondiale – ha detto il Presidente della Fondazione Gemelli IRCCS, Giovanni Raimondi - manifestando così attenzione concreta verso i malati e verso l’equipe medica e sanitaria che senza sosta assicura ai degenti affetti da Covid19 le migliori cure possibili nella massima sicurezza.    Il Columbus Covid 2 apre le sue porte tra poche ore ma dovremo aspettare dieci giorni prima che l’ospedale possa contare su una dotazione complessiva di 74 posti letto singoli e 59 posti letto di terapia intensiva. Si tratta di uno sforzo senza precedenti. In pochi giorni è stato realizzato un ospedale dotato delle migliori tecnologie sanitarie e nel quale sarà impiegato personale medico e infermieristico del Gemelli». 

Venti medici, 65 infermieri e 22 operatori socio sanitari saranno dedicati ai posti letto delle degenze ordinarie. 
In terapia intensiva lavoreranno senza sosta 48 anestesisti/rianimatori e 180 infermieri. 12 infermieri e 6 operatori socio sanitari saranno dedicati all’accoglienza e all’accettazione dei degenti provenienti dal Pronto soccorso del nosocomio. 

«La Fondazione ha accolto questa richiesta, di grande preveggenza da parte del Governo della Regione Lazio, con senso di responsabilità, data l’attuale situazione, mettendo a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale le proprie competenze cliniche - ha detto il professor Rocco Bellantone, direttore del Governo Clinico del Gemelli e preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore - Il nostro ringraziamento va ai medici, agli infermieri e al personale tecnico sanitario dal principio in prima linea con assoluta abnegazione nel fronteggiare l’epocale emergenza sanitaria». 
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