Coronavirus, il 20 aprile sciopero Ama, i sindacati: «Più sicurezza». Il Pd: «Intervenga la Raggi»

Coronavirus, il 20 aprile sciopero Ama, i sindacati: «Più sicurezza». Il Pd: «Intervenga la Raggi»
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Mercoledì 15 Aprile 2020, 21:39

Coronavirus e sicurezza sul lavoro per chi raccoglie i rifiuti a Roma: alla fine l'annuncio è arrivato. Il 20 aprile i lavoratori di Ama saranno in sciopero. I segretari generali di Fp-Cgil, Fit-Cisl e Fiadel di Roma e Lazio, Gian Carlo Cenciarelli, Marino Masucci e Massimo Cicco hanno deciso, congiuntamente alle Rsu aziendali e dalla sigle sindacali l'indizione dello sciopero insoddisfatti dalle parole dell'amministratore unico di Ama Stefano Zaghis questa mattina in commissione capitolina Ambiente in merito alle misure di sicurezza messe in campo dall'azienda per la sicurezza dei lavoratori al tempo dell'epidemia.

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«Sarà ancora lunga l'emergenza - scrivono i sindacalisti - non possiamo permetterci questa inefficienza. Dopo decine di riunioni e un accordo non rispettato, dopo più di un mese di risposte evasive di Ama sulla salute e sicurezza di migliaia di dipendenti che hanno a che fare con la spazzatura in un periodo di pandemia, proclamiamo lo sciopero dei lavoratori per il prossimo lunedì 20 aprile, per 'gravi eventi lesivi della sicurezza e incolumità dei lavoratori'. Tutti i passi avanti sono stati conquistati da lavoratori e indacati. Ma è intollerabile essere presi in giro sulla vita delle persone, che continuano a operare in condizioni inadeguate di sicurezza, mentre l'amministratore unico dell'azienda, Stefano Zaghis, dichiara trionfalmente tutto il contrario».


LE MODALITA'
L'astensione dal lavoro riguarderà tutti i turni di lavoro, saranno garantiti soltanto i minimi di servizio. «Dopo la morte di un dipendente di Ama, e con un altro lavoratore in gravi condizioni, - aggiungono i sindacalisti - a tutt'oggi mancano misure efficaci per salvaguardare la salute dei lavoratori e non sono stati rispettati i punti dell'accordo siglato lo scorso 3 aprile; a tutt'oggi resta la chiusura delle docce per i lavoratori, effettuata in modo unilaterale dall'azienda e senza alcun parere medico-scientifico; ai lavoratori, che corrono particolari rischi biologici, viene data una sola mascherina monouso Ffp2 e Ffp3, e in seconda battuta Kn95 a settimana, da utilizzare per sei interi turni di lavoro. Non sono temi su cui si può scherzare. È vergognoso - concludono - che la salute pubblica, e quella di oltre 7mila famiglie, sia messa quotidianamente a repentaglio, tutto ciò nel silenzio assordante delle istituzioni».

IL PD SI APPELLA ALLA RAGGI
Il Pd Campidoglio, in una nota, commenta la proclamazione dello sciopero in Ama: «Da settimane denunciamo la scarsa attenzione in Ama per la tutela dei lavoratori». «I sindacati - aggiunge - da tempo chiedono il rispetto dei requisiti di sicurezza per i dipendenti e procedure di lavoro adeguate all'emergenza sanitaria. Oggi in commissione ambiente abbiamo assistito a un lungo soliloquio del'A.U. della società capitolina Stefano Zaghis che ha elencato una serie di misure a protezione dei lavoratori prese dall'azienda a partire dal 31 gennaio».

«Forse gli deve essere sfuggito - spiega ancora il comunicato - che da oltre un mese i sindacati rimproverano all'azienda l'inadeguatezza delle misure prese a tutela dei lavoratori. Come gli è anche sfuggito che da un paio di settimane è stato procalamto lo stato di agitazione. Infine, non si è accorto che il tavolo di confronto non è mai decollato per l'insoddifazione più volte rappresentata in quella sede dai rappresentati dei lavoratori. Zaghis ancora una volta sembra non avere il polso della situazione».


Il Pd Campidoglio, prosegue: «Come può l'au rappresentare in commissione ambiente, senza contraddittorio, un clima soddisfacente in azienda mentre i sindacati proclamano al tempo stesso, per lunedì 20 aprile, lo sciopero degli operatori di Ama per un'intera giornata? Forse i lavoratori della società capitolina, colpiti anche dal lutto per il decesso di un collega di lavoro, non si sono ancora accorti di tutto il lavoro approntato dai vertici della società capitolina? Quanto sta accadendo è gravissimo, la società capitolina e il Campidoglio hanno il dovere morale di scongiurare uno sciopero che giunge in un momento in cui la città è già provata dall'emergenza sanitaria.

Le accuse delle organizzazioni sindacali all'azienda sono sconcertanti e dicono chiaramente che da parte dei vertici di Ama non sono stati rispettati accordi sottoscritti in più occasioni. Sono accuse gravi cui si aggiungono quelle relative a: 'inadeguate misure a garanzia del distanziamento, scarsità delle sanificazione effettuate, inadeguata distribuzione di detergenti, consegna di una sola mascherina monouso a settimana e da utilizzare per 6 interi turni di lavoro. Nell'esprimere solidarietà ai dipendenti di Ama che denunciano la precarietà delle condizioni di lavoro in corso di emergenza, chiediamo alla sindaca Raggi di non perdere ulteriore tempo e di intervenire per scongiurare uno sciopero di cui i romani non sentono davvero la necessità».

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