Roma, a Testaccio e San Lorenzo di notte la Ztl resta chiusa

Il varco di via Agostino Depretis (foto Pirrocco/Ag.Toiati)
di Fabio Rossi
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Venerdì 20 Marzo 2020, 09:50

Dopo le Ztl diurne di centro storico, Tridente e Trastevere, aperte dal Campidoglio (almeno) fino al 3 aprile, da stasera tocca a quelle notturne aprire i varchi, visto che la chiusura di ristoranti, bar e locali (e le limitazioni negli spostamenti individuali decise dal Governo) hanno sospeso la movida fino al termine dell'emergenza coronavirus. Una misura, quella delle Ztl nottiene, cecisa per consentire gli spostamenti di chi è costretti ad andare al lavoro senza mezzi pubblici, fermi dalle 21 in poi. Ma, curiosamente, il via libera nelle zone a traffico limitato by night sarà a macchia di leopardo: telecamere spente nel centro (e quindi anche nel rione Monti) e a Trastevere - come previsto dall'ordinanza firmata mercoledì scorso dalla sindaca Virginia Raggi - ma occhi elettronici attivi, a sorpresa, a San Lorenzo e Testaccio, che non sono menzionati nel provvedimento della sindaca.
LE MOTIVAZIONI
Il motivo? Ufficialmente queste ultimi due quartieri non sono «di transito», quindi non ci sarebbe il bisogno di aprire i varchi per favorire gli eventuali spostamenti «di necessità» nelle ore notturne.
Ma è possibile che si temano comunque assembramenti di giovani nelle ore notturne, soprattutto a San Lorenzo, in violazione delle ultime disposizioni di Palazzo Chigi. Una situazione quantomeno strana, comunque, visto lo stop a tutti i pubblici esercizi e i movimenti in città particolarmente ridotti nelle ore notturne.
LA SITUAZIONE
Aperte già nei giorni scorsi le Ztl diurne, intanto, da ieri sono gratuite le strisce blu in tutta la Capitale, secondo la decisione presa (con qualche giorno di ritardo) dal Campidoglio. Resta in vigore la riduzione del servizio del trasporto pubblico locale, che segue l'orario estivo, con chiusura di tutti i collegamenti alle 21.
Anche ieri l'Atac ha messo in strada 1.060 autobus, che hanno viaggiato praticamente vuoti per tutto il giorno, come sempre in queste settimane.
Un po' di passeggeri a bordo dei mezzi pubblici si sono visti soltanto nelle ore di punta, la mattina presto e nel pomeriggio, ma anche qui con panorami molto distanti dalla normalità: sui convogli della linea A, nelle ore di maggiore affluenza, si arrivava a 90-100 persone per treno, meno della metà dei soli posti a sedere disponibili sugli stessi treni.
Per ora, però, l'incremento delle assenze degli autisti (per i permessi della legge 104 o i congedi parentali) è compensata dalla riduzione del servizio. 
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