Coronavirus Roma, taxi a 4 euro per le corse brevi: piano per dimezzare le tariffe

Coronavirus Roma, taxi a 4 euro per le corse brevi: piano per dimezzare le tariffe
di Lorenzo De Cicco
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Sabato 18 Aprile 2020, 09:26 - Ultimo aggiornamento: 10:01

Con l'avvio della fase 2, il 4 maggio, l'Atac è pronta a rimettere in pista 1.450 bus (oggi sono 1.061), cioè la programmazione ordinaria a pieno regime, mentre il Comune è al lavoro per dimezzare le tariffe dei taxi sui percorsi sotto ai 5 chilometri. Con un taglio del 50% sul prezzo della corsa, si arriverebbe a pagare poco più di 4 euro per arrivare a destinazione. L'obiettivo della strategia al vaglio della giunta e della municipalizzata è ridurre al minimo il rischio di assembramenti sui mezzi pubblici. Per quanto riguarda i bus, spiega Claudio Scilletta, responsabile dell'esercizio di Atac, «partiremo con la stessa offerta che avevamo prima dell'emergenza Covid».
Su bus e metro, come anticipato dal Messaggero, l'ingresso sarà contingentato, con conta-persone su 500 mezzi per segnalare in tempo reale le navette troppo affollate.

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Atac poi traccerà anonimamente i passeggeri tramite cellulare, per capire dove rafforzare il servizio, che quindi sarà parzialmente rimodulato. Tra le ipotesi c'è anche un taglio delle fermate. Su ciascuno dei 1.500 bus si potrà salire al massimo in 60 per volta (al 60% della capienza), per questo l'assessore alla Mobilità di Roma, Pietro Calabrese, punta a rafforzare la flotta di Atac con mezzi non di linea. Come i pulmini Ncc. C'è anche l'ipotesi di sfruttare 400 mezzi utilizzati di norma per il trasporto scolastico. Quanto ai controlli sul rispetto delle distanze, Atac li concentrerà sui capolinea solitamente più affollati. «Non potremo presidiare tutte le fermate», ha fatto sapere ieri Sabrina Bianco, responsabile del servizio di superficie dell'azienda, nella seduta della Commissione capitolina Mobilità.
Dall'inizio dell'emergenza le corse terminano alle 21. Con l'avvio della fase 2 è possibile che il servizio sia prolungato alle 22. Anche se l'assessore ai Trasporti della Regione, Mauro Alessandri, spiega che una decisione sarà presa «solo quando avremo dal governo indicazioni precise sulle attività che potranno aprire e se gli orari saranno scaglionati a seconda del tipo di negozio o studio professionale».
LO SCONTO
Altra novità riguarda i taxi. L'idea del Comune è quella di dimezzare le tariffe per i percorsi brevi, sotto ai 5 chilometri. Dato che la tariffa standard prevede 3 euro di tassametro alla partenza, più 1 euro e 10 cent a chilometro. Il massimo, senza molto traffico, è 8 euro e 50. Con il taglio del 50%, il prezzo scenderebbe a 4 euro e 25. Il progetto è caldeggiato da Stefano Brinchi, presidente e amministratore delegato dell'Agenzia comunale della Mobilità. «Per la fase 2 - spiega Brinchi - occorre studiare modalità che impediscano quanto più possibile l'uso capitario (una macchina, una persona) del mezzo privato. Uno studio dell'università di Sidney suggerisce una strada interessante per offrire un'alternativa di mobilità a chi deve muoversi su brevi distanze: le auto di taxi e tpl non di linea a tariffe calmierate potrebbero impedire molti spostamenti con i mezzi privati. Chi proprio vuole o deve usare l'auto potrebbe farlo in modalità car pooling con 2 persone al massimo su ogni vettura».
I tassisti che ne pensano? «Ben venga questa iniziativa, se la differenza di prezzo la mette il Comune - commenta Loreno Bittarelli, presidente della cooperativa 3570 - il taxi è sicuramente il mezzo più sicuro per contatti, molte auto si sono attrezzate con i divisori».

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