Traffico ridotto ai minimi termini, mezzi pubblici semivuoti (nonostante l'orario estivo), strade semideserte, zona a traffico limitato del centro storico sospesa fino a fine emergenza coronavirus. Eppure, in un panorama eccezionale nella drammaticità del momento, il Campidoglio si ostina a mantenere a pagamento le strisce blu, nonostante in tutta Italia - da Milano a Lecce - la tariffazione sia stata sospesa.
E l'Atac, dal canto suo, continua a far andare in giro gli ausiliari del traffico a fare multe, come se nulla fosse successo nel frattempo. Il motivo? Sotto la vernice delle strisce blu c'è un tesoro: l'anno scorso l'amministrazione capitolina ha incassato la bellezza di 38 milioni di euro, linfa vitale soprattutto per l'azienda di via Prenestina. Si parla di quasi duemila sanzioni al giorno (1.765 per la precisione), a cui difficilmente Campidoglio e municipalizzata vogliono rinunciare, nonostante l'emergenza.
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LA MAPPA DELLE ORDINANZE
LE RICHIESTE
Le opposizioni hanno chiesto in più occasioni al Campidoglio di muoversi in tal senso. Come nell'ultima seduta dell'assemblea capitolina: «Dispiace che non sia stata accolta la proposta per esentare i romani in questo momento dal pagamento delle strisce blu», sottolinea Andrea De Priamo, capogruppo di Fratelli d'Italia in aula Giulio Cesare.
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I parcometri installati nei 29 quartieri della Capitale in cui è in vigore la sosta tariffata
Sospendere il pagamento delle strisce blu «per consentire gli spostamenti in autovettura», era anche una delle proposte avanzate dal Pd, con il capogruppo Giulio Pelonzi, per affrontare l'emergenza di questo periodo. «Che aspetta la sindaca Raggi a sospendere le strisce blu a Roma, come hanno già fatto Milano e Torino?», ha scritto su Twitter Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva.
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