Coronavirus a Roma, ville e spiagge: divieti violati. Stretta negozi: «Sequestrateli»

Coronavirus a Roma, ville e spiagge: divieti violati. Stretta negozi: «Sequestrateli»
di Alessia Marani e Fabio Rossi
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Lunedì 16 Marzo 2020, 07:43 - Ultimo aggiornamento: 07:46

Doveva essere la domenica del tutti a casa, ma non è stato così. Roma ha vissuto una giornata festiva quasi normale, tra controlli insufficienti e vari stratagemmi per aggirare i divieti. Dalle tute indossate per la «corsetta domenicale» che, in molti casi, hanno evidentemente vissuto stagioni migliori. Fino ai cani al guinzaglio - quelli che fino alla scorsa settimana bramavano il momento della passeggiatina serale, al massimo veloce e sotto casa - che ora sembrano addirittura un po' stanchi per il troppo movimento. Dal quartiere Africano a Monteverde, dall'Appio a Ostia, la prima domenica del lockdown è trascorsa all'insegna dei furbetti. Tanta gente a Ponte Milvio, decisamente troppi pedoni intorno al laghetto dell'Eur, e anche Villa Borghese, nonostante la chiusura dei parchi, ha visto un buon numero di passanti nell'arco della giornata.

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Tanta gente a Ponte Milvio, decisamente troppi pedoni intorno al laghetto dell'Eur. Con la tuta e le scarpe da ginnastica, con la lista della spesa in mano, con la spazzatura da gettare (ben differenziata per replicare le uscite), guardandosi intorno come fosse l'evasione del secolo. Quindicimila i controlli in una giornata dei vigili urbani, la maggiore parte concentrati sulle attività commerciali. Una decina quelle sanzionate in tutta Roma, nessuna nel I municipio dove, ieri, era tutto chiuso. Per gli irriducibili scatteranno i sequestri delle licenze e lo stop alle attività come disposto dal prefetto.

SENZA SCUSE
Non ha cercato scuse, invece, un 39 enne sorpreso ieri pomeriggio a scavalcare la recinzione di Villa Torlonia e fermato all'interno dai vigili urbani. Alla vista delle divise ha allargato le braccia e ha detto: «Volevo solo un po' di tranquillità». L'uomo è stato denunciato per non avere rispettato il decreto governativo che vieta gli spostamenti ingiustificati e anche per invasione di terreno pubblico. Non è bastato indossare la tuta a un 52 enne di Monteverde per eludere i controlli dei carabinieri. Ha accennato una corsetta sui Colli Portuensi, ma in realtà era andato a comprare la droga da un pusher: entrambi sono stati denunciati. Una decina di ragazzi piuttosto strafottenti sono stati denunciati a Tor Bella Monaca. Sul litorale non si sono viste le scene che domenica scorsa hanno indignato l'Italia. Ieri, qui, polizia e carabinieri hanno denunciato in tutto poco meno di dieci persone.

LA PINETA
Le aree della Pineta di Castelfusano più a ridosso del centro abitato sono state letteralmente invase da padroni con i cani, come in via dei Promontori o in via del Circuito. La pineta è molto vasta e non è recintata. Qualcuno ha anche tolto i nastri e riaperto i cancelli dei parchetti cittadini, Diversamente è andata sul lungomare di Santa Marinella. Qui, ieri, il sindaco Pietro Tidei, fra l'altro positivo al coronavirus, in un duro post ha attaccato i suoi concittadini che, come se nulla fosse, si sono riversati lungo gli arenili: 70 i denunciati. Tidei ha emesso un'ordinanza di chiusura del lungomare e di tutti gli arenili fino al 3 aprile. Ormai l'80 per cento circa dei controlli e del pronto intervento di carabinieri e polizia si concentra sul rispetto del decreto anti-coronavirus. Gli agenti della Municipale stanno concentrando le loro forze soprattutto sull'aspetto del commercio, ma ad esempio nel Centro storico, stanno pattugliando anche in prossimità delle farmacie dove fuori si formano code di clienti con le mascherine. Il timore è che fra questi si possano confondere rapinatori abituali, sul volto la mascherina anziché il solito passamontagna o casco calzato.

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