Coronavirus, all'istituto francese Chateaubriand di Roma quarantena per gli studenti che tornano da Lombardia e Veneto

Coronavirus, all'istituto francese Chateaubriand di Roma quarantena per gli studenti che tornano da Lombardia e Veneto
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Lunedì 2 Marzo 2020, 11:37 - Ultimo aggiornamento: 20:07

All'istituto francesce Chateaubriand di Roma è scattata la quarantena per gli studenti che provengono da Veneto e Lombardia. Una decisione che ha suscitato accese proteste da parte dei genitori che hanno ricevuto la circolare del preside in merito all'emergenza Coronavirus.  La scuola è chiusa dal 24 febbraio per la settimana bianca e dovrebbe riaprire lunedì prossimo. 

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«L'Aefe  - Agenzia per l'insegnamento francese all'estero - domanda ai ragazzi che provengono da Cina (compresi Hong Kong e Macao), Giappone, Singapore, Corea del sud, Veneto e Lombardia di non rientrare a scuola fino all'espletamento delle due settimane di quarantena».  Il provvedimento ha suscitato le proteste dei genitori che minacciando «di fare denuncia formale se la decisione dell'Aefe non sarà modificata su basi più scientifiche e maggiore buon senso oltre che competenza», in quanto «discriminatoria», «arbitraria» ed «in conflitto con le disposizioni del Governo italiano», affermano: «Sarebbe più prudente chiudere drasticamente la scuola per due settimane dopo le vacanze». L'Istituto è frequentato da circa 1500 studenti. 
 

 


Il Lycee Chateaubriand di Roma è una scuola francese in Italia a gestione diretta dell'Aefe. La scuola fu istituita nel 1903 e ha attualmente circa 1500 alunni, dalla materna al liceo. In Italia la rete scolastica francese comprende 6 istituti di cui 5 licei (2 a Roma, 1 a Firenze, 1 a Torino, 1 a Milano) che accolgono alunni dalla materna (a partire dai 3 anni) all'ultimo anno del liceo (indirizzi L-Letterario, ES-Economico-Scientifico, S-Scientifico) e 1 a Napoli, che accoglie alunni dalla materna alla quatrieme (primo liceo). L'insieme di questi istituti istruisce più di 3000 alunni francesi, italiani o di altri paesi.

  «Tenuto conto delle caratteristiche epidemiche del Covid-19 l'Aefe (istituzione pubblica nazionale posta sotto la tutela del ministero degli Affari Esteri e dello sviluppo Internazionale che gestisce una rete scolastica di oltre 500 istituti stabiliti in 136 paesi del mondo - ndr) ha aggiornato le raccomandazioni relative alle misure intraprese dal ministero della Salute francese (Mss) per le persone che rientrano dalle aree a rischio tenendo in considerazione le raccomandazioni ed il legame con le autorità sanitarie locali», si legge nella circolare inviata alla famiglie dalla scuola. Tra le raccomandazioni, indicata anche la profilassi da seguire a chi fa rientro dalle zone a rischio: «Nei 14 giorni successivi al rientro, il Ministero della Salute francese raccomanda le seguenti precauzioni: sorvegliare la temperatura due volte al giorno; sorvegliare la comparsa di sintomi quale difficoltà respiratorie; indossare mascherina chirurgica se al cospetto di altre persone o uscendo; lavare le mani regolarmente o utilizzare soluzione idroalcolica; evitare contatti con i più fragili: donne in gravidanza, malati cronici, anziani; evitare di frequentare luoghi individui a rischio come ospedali, ospizi ecc; evitare le uscite non indispensabili e i luoghi affollati (ristoranti cinema...)». 

«Non si capisce perchè l'Aefe estenda la quarantena a chi viene da due intere regioni italiane, invece di limitarla alle zone rosse come disposto dal nostro Governo - si legge in una lettera inviata alla Direzione della scuola - E non si capisce come in modo contraddittorio l'Agenzia francese non estenda il medesimo provvedimento anche alle altre regioni italiane o stati esteri in cui sono stati registrati casi di Coronavirus».

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