Coronavirus Roma, bus: vigili in 50 capolinea, si sale da una porta sola. Rebus aria condizionata

Bus, vigili in 50 capolinea: si sale da una porta sola. Rebus aria condizionata
di Lorenzo De Cicco
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Giovedì 30 Aprile 2020, 08:55 - Ultimo aggiornamento: 1 Maggio, 08:14

Mancano quattro giorni e, da lunedì, l'accesso sui mezzi pubblici di Roma sarà contingentato come previsto dalla Fase 2 del Coronavirus. Sono due i numeri che gli autisti e gli addetti delle stazioni dovranno tenere a mente: 40 passeggeri al massimo per ogni bus e 600 per ogni treno della metro (cioè un centinaio a vagone). La tagliola fissata dalla Regione Lazio scatta al 50% della capienza. Superata quella soglia, in teoria, il conducente del bus dovrebbe invitare gli utenti in eccesso a scendere.

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Sulle navette di superficie si salirà da una porta sola, quella centrale: la porta anteriore, accanto alla cabina di guida, resterà interdetta, mentre l'ultima in fondo rispetto al volante sarà destinata ai passeggeri in uscita. Le corse termineranno alle 23.30: l'ordinanza della Regione è attesa nelle prossime ore, dopo un vertice stamattina con il ministro dei Trasporti Paola De Micheli.




«MASCHERINE DI STOFFA»
La Pisana disporrà anche l'obbligo di coprirsi il volto (andrà bene pure una sciarpa, i guanti saranno solo consigliati) e prescriverà la distanza di un metro tra viaggiatori. Ma sarà un criterio flessibile: il conducente potrà riempire il mezzo «in casi eccezionali» fino al 50% della capienza.
Il punto è: chi controlla? Atac ieri ha confermato che non è in grado di svolgere il compito con i suoi 250 controllori. «L'azienda boccia quindi le ipotesi che stanno circolando in merito all'ordinanza della Regione che di fatto le attribuirebbero in via esclusiva l'onere dei controlli».

CENTO PULLMAN PRIVATI
Servirebbero 5mila verificatori «aggiuntivi», dice Atac, un battaglione di nuovi addetti che la municipalizzata in rosso non può arruolare. Gli ausiliari del traffico dovrebbero salire sui bus per affiancare il conducente e saranno richiamati per le verifiche altri 900 addetti oggi in solidarietà o in cassa integrazione. Il presidente Paolo Simioni poi ha spiegato che il contingentamento in metro potrà riguardare solo 60 stazioni su 125 e che non in tutti gli scali sarà possibile sistemare il gel disinfettante. Sarà coinvolta allora la Polizia locale: i vigili urbani, su 3 turni, dovrebbero occuparsi della sorveglianza di 50 capolinea. Una presenza delle forze dell'ordine, già impegnate su altri versanti, dovrebbe esserci solo nelle grandi stazioni. Cotral, che coprirà alcune linee periferiche in città, farà salire i controllori a bordo e recluterà addetti a tempo. Per gli autisti di Atac, il direttore del Personale, Cristiano Ceresatto, ha ordinato 800 test sierologici. Per allargare la flotta dei mezzi pubblici, si punta ad ingaggiare almeno 100 pullman privati.

I CLIMATIZZATORI
C'è un altro nodo irrisolto: che si fa con l'aria condizionata? I virologi si dividono sull'impatto dei condizionatori in ambienti chiusi e affollati e anche Atac aspetta indicazioni. Secondo Stefano Gori, professore ordinario di Tecnica ed economia dei trasporti di Roma Tre, «in estate si porrà il problema. Gli impianti dei bus in gran parte reimmettono la stessa aria all'interno del veicoli e sono ambienti piuttosto caotici». Per ora nelle officine della partecipata si puliscono i macchinari e si aspettano chiarimenti dal governo o dal Comune. «Atac ci ha garantito un maggiore intervento sulla manutenzione e sul cambio dei filtri», fa sapere Enrico Stefàno, presidente della Commissione Mobilità del Campidoglio.
 


 

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