Coronavirus Roma, la Fase 2 su bus e metro: obbligo mascherine e controllori a bordo

Coronavirus Roma, la Fase 2 su bus e metro: obbligo mascherine e controllori a bordo
di Lorenzo De Cicco e Francesco Pacifico
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Mercoledì 29 Aprile 2020, 08:32

Da lunedì bus, tram e treni della metro saranno in circolazione fino alle 23. Ci sarà l’obbligo di mascherina (i guanti saranno solo raccomandati) e ogni vettura potrà ospitare la metà dei passeggeri per i quali è omologata. Atac punta a una media 40 posti sui bus. Si potrà viaggiare anche in piedi, non solo seduti. In un video-vertice di ieri, Regione e Comune di Roma, con l’apporto della Prefettura, hanno delineato la fase 2 del trasporto pubblico. Gli uffici di via Colombo dovrebbero sfornare già oggi un’ordinanza che contiene tutte le prescrizioni. Manca l’accordo, però, su un pezzo fondamentale: chi farà i controlli alle fermate per evitare gli assembramenti sugli autobus e nelle stazioni del metrò.

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Al vertice di ieri hanno partecipato il governatore Nicola Zingaretti con il suo vice Daniele Leodori, la sindaca di Roma Virginia Raggi, i rispettivi assessori ai Trasporti (Mauro Alessandri per la Pisana, Pietro Calabrese per il Campidoglio), il prefetto Gerarda Pantalone e i vertici di Atac e Cotral. La riunione è stata sospesa (aggiornata a questa mattina alle 9.30), quando si è affrontato il nodo dei controlli a bordo su mascherine e contingentamenti, che pure saranno inseriti nell’ordinanza. La prima cittadina ha rilanciato la proposta di delegare il compito in buona parte alle forze dell’ordine. Opzione però esclusa dalla Prefettura - agenti di polizia e carabinieri sono impegnati su altri, delicati versanti - che invece ritiene la mansione adatta ai controllori delle municipalizzate e ai vigili urbani.

L’idea discussa ieri è di affiancare all’autista un verificatore “fisso” a bordo. Oltre ai controllori, potrebbero essere spediti sui mezzi, accanto alla cabina di guida, gli ausiliari del traffico e alcuni impiegati riconvertiti all’incarico. Il numero uno di Atac, Paolo Simioni, ha segnalato che il personale a disposizione dell’azienda può garantire il contingentamento in 60 stazioni su 125, tra metro e ferrovie concesse. Una su due rischia di restare sguarnita. Al tavolo sono state fatte due ipotesi: assumere personale a tempo determinato (come farà Cotral) oppure utilizzare i beneficiari del reddito di cittadinanza che dovrebbero svolgere lavori socialmente utili. Una decisione su questo fronte verrà comunque presa oggi, anche perché dalla Pisana avrebbero fatto notare che - seppure la fase 2 partirà con la riapertura di meno categorie rispetto alle prime ipotesi - il tempo per prendere decisioni sta per scadere.

Oggi dovrebbe diventare ufficiale il prolungamento dell’orario dei mezzi pubblici fino alle 23 (adesso è alle 21), a partire dal 4 maggio, come anticipato dal Messaggero. Per le modalità di accesso a bus, tram e treni della metro è stato deciso che, grazie all’utilizzo della mascherina, il metro di distanza tra viaggiatori può essere solo “lineare” e non “circolare”. Quindi, lo spazio da interdire sarà minore. Risultato? Per quanto riguarda il numero dei passeggeri, si potrà far salire a bordo la metà degli utenti previsti sul libretto di circolazione. Atac spinge per far viaggiare (seppure in numero ridotto) anche persone in piedi, non soltanto sedute, portando in media i posti disponibili sui propri pullman a 40-50 unità, a seconda del veicolo. Tra le altre disposizioni, c’è l’obbligo per le aziende di sanificare le vetture e le stazioni, la possibilità che autisti e macchinisti interrompano il servizio, se a bordo c’è una quantità maggiore di passeggeri rispetto al consentito, una sola porta di accesso per l’entrata e una per le uscite (nelle stazioni ci saranno percorsi separati), la possibilità di distribuire mascherine attraverso apposite macchinette. Intanto l’emergenza Covid, con tutte le restrizioni alle attività impiantistiche, ha rallentato i lavori alla fermata della linea A Barberini, con i collaudi alle scale mobili ancora fermi. Intanto il Campidoglio, per la fase 2, guarda anche al servizio di monopattini elettrici sharing: pronte le regole per avviare una gara pubblica e trovare operatori pronti a fornirli alla Capitale.

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