Coronavirus a Roma, Spallanzani: 165 casi positivi, 252 dimessi. Zingaretti: «Mascherine obbligatorie in libreria»

Coronavirus a Roma, Spallanzani: 165 casi positivi, 252 dimessi. Zingaretti: «Mascherine obbligatorie in libreria»
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Sabato 11 Aprile 2020, 11:46 - Ultimo aggiornamento: 12:56

Sono 165 i casi positivi al Covid-19, mentre ammontano a 252 i pazienti dimessi. Risultano tutti negativi i test rapidi Nerola al centro dell'attenzione per il caso del focolaio nella casa di roposo della cittadella.

Nuovo bollettino annunciato dall'Istituto Spallanzani per la giornata di oggi, 11 aprile. «I pazienti Covid-19 positivi sono oggi 165. Di questi 23 necessitano di supporto respiratorio. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o in altre strutture territoriali sono questa mattina 252. In giornata sono previste ulteriori dimissioni di pazienti asintomatici o paucisintomatici». Lo riporta il bollettino odierno dell'Istituto Spallanzani di Roma.

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«Per quanto attiene al focus epidemiologico attivato per la comunità di Nerola, dai dati rilevati dall'approfondimento effettuato si evidenzia la negatività al test rapido di tutti i soggetti testati». Lo riporta il bollettino quotidiano dell'Istituto Spallanzani di Roma. «Il test molecolare ha confermato tutte le negatività eccetto un caso risultato positivo. La valutazione preliminare dei test aggiuntivi potrebbe suggerire una bassa circolazione dell'infezione nelle settimane precedenti. Inoltre, l'assenza di nuovi casi confermati nell'ultimo periodo potrebbe suggerire una scarsa diffusione dell'infezione a partenza del focolaio della casa di riposo».

Il presidente della Regione Nicola Zingaretti ha affrontato il tema della riapertura delle librerie.
«Nel Lazio l'ingresso nelle librerie dovrà prevedere l'obbligo non solo della mascherina, ma anche dei guanti come strumento di prevenzione e il contingentamento degli ingressi, perche' il distanziamento sociale non finisce ma ci accompagnera' per una lunga fase».

«Le Regioni - ha sottolineato hanno la facolta' non di allentare le misure prese, ma casomai di restringerle. La nostra linea e' quella della prudenza e di ascoltare i territori».

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