Coronavirus, crisi settore aereo e Adr chiede cassa integrazione per 3mila dipendenti

Coronavirus, crisi settore aereo e Adr chiede cassa integrazione per 10mila dipendenti
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Venerdì 20 Marzo 2020, 14:36 - Ultimo aggiornamento: 15:44

E' crisi del settore aereo per il coronavirus e la società Aeroporti di Roma chiede la cassa integrazione straordinaria per i propri dipendenti per 10 mesi. «Tale esigenza deriva dalla drastica e improvvisa riduzione del volume di attività conseguente all'emergenza sanitaria dovuta all'Epidemia Covid-19 che ha portato nell'arco di poche settimane ad una repentina riduzione del numero dei voli - si legge in una nota della società che gestisce gli aeroporti della Capitale - e ad un crollo dei coefficienti di riempimento degli aeromobili che ha portato agli interventi di parziale chiusura di Fiumicino e Ciampino».

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«In particolare dal 20 febbraio inizio dei primi casi di epidemia in Italia, al 12 marzo l'andamento del traffico è stato fortemente negativo, registrando per Roma Fiumicino una riduzione di oltre un milione di passeggeri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e un calo di circa 4.100 voli - prosegue la nota di Adr - Analogo trend di andamento del traffico si è registrato sullo scalo di Roma Ciampino che avendo un operativo circoscritto a due soli vettori (Ryanair e Wizz Air) con un'offerta di collegamenti prevalentemente internazionali ha avuto una esponenziale riduzione dei volumi dei passeggeri nei giorni dal 6 al 12 marzo
».

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La conseguenza è stata, secondo Aeroporti di Roma, una diminuzione di oltre il 60 per cento dei passeggeri e di circa il 20 per cento del numero di voli rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. «Quanto disposto dai provvedimenti governativi circa il divieto di ingresso e di uscita dall'Italia per motivi di turismo nonché la forte limitazione alla circolazione all'interno del territorio nazionale - conclude il documento di Adr - costituisce uno scenario che genererà ulteriori riduzione dell'operativo sugli scali di Fiumicino e Ciampino nei prossimi mesi.» Infine, sempre secondo le stime di Adr, l'emergenza e la conseguente crisi sono «stimati risolvibili in dieci mesi con graduale ripristino dell'operatività entro la fine dell'anno».
 

 

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